R. e P.
Dopo la recente riunione tenutasi, in data 13 settembre 2023, presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria, per discutere del dimensionamento scolastico degli istituti della provincia e soprattutto dopo aver preso visione della delibera assunta in merito a tale argomento dalla Giunta Municipale di Locri, appare chiaro quanto le preoccupazioni di Siderno2030, manifestate nello scorso mese di luglio assieme ai colleghi dell’altro gruppo di minoranza consiliare, fossero concrete, fondate e tempestivamente percepite.
Il contenuto della predetta delibera è la risultante di un piano realizzato dall’amministrazione locrese per concentrare su Locri tutte le dirigenze scolastiche presenti sul territorio della Riviera dei Gelsomini, da Bovalino sino a Caulonia, con la sola eccezione di Roccella Jonica, tenuta inspiegabilmente fuori dalla logica dei poli scolastici.
Infatti oltre al polo liceale del Mazzini si darebbe vita (anche se non scritto da nessuna parte) ad ulteriori due poli liceali con l’accorpamento allo Scientifico ed al Classico-Istituto d’Arte di Locri, dei Licei Artistico di Siderno e Scientifico di Gioiosa Jonica ed in modo silente anche degli istituti di Bovalino che, in assenza di numeri sufficienti per ottenere l’autonomia, non potrebbero che finire sotto una dirigenza di Locri.
Nelle intenzioni degli amministratori locresi il poker si completerebbe con la costituzione di un polo professionale che, partendo dal solo Istituto Professionale presente in quel comune, sottrarrebbe Istituti di analoga tipologia a tutti i comuni della zona (Siderno, Marina di Gioiosa e Caulonia).
Fin qui nulla quaestio!
Anche se l’atteggiamento potrebbe apparire irrispettoso ed arrogante, il comune di Locri fa ciò che ogni amministrazione di solito fa, lavorare per portare acqua al proprio mulino, soprattutto quando ha davanti una prateria in termini di spazio politico, come nel caso della nostra Siderno, ove alberga il più desolante vuoto politico/amministrativo.
Ci saremmo aspettati che, dopo la presentazione del nostro ordine del giorno, il Sindaco di Siderno, forte del mandato ricevuto all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale, che peraltro gli concedeva maggiori e più ampi spazi di manovra rispetto alla proposta iniziale, si sarebbe attivato per tentare di concordare una proposta unitaria con il Sindaco di Locri.
Cosa che, in virtù della grande amicizia che i due primi cittadini più volte hanno ostentato, se avessero agito in buona fede e nell’interesse dell’intero comprensorio, si sarebbe potuta concretizzare facilmente.
E invece, dall’approvazione dell’o.d.g. proposto da Siderno 2030 nel consiglio Comunale di luglio, nessuna iniziativa è stata posta in essere per addivenire alla formulazione di una proposta unitaria che tenesse conto delle scuole tradizionalmente presenti sui rispettivi territori e della loro tipicità formativa anche in ottemperanza alla Linee Guida emanate recentemente dalla Regione.
In sostanza un fallimento dell’unico spazio politico possibile che, ancor prima della concretizzazione delle aspettative create dal progetto della città dal mare, corre il rischio di vedere sin da subito la realizzazione della città del muro.
E’ quindi tempo che il Sindaco di Siderno, anche in forza dell’impegno conferitogli dall’intero consiglio comunale, assuma in prima persona l’onere della definizione positiva della vicenda, mettendo da parte quel comportamento pilatesco sin qui tenuto, facendosi dapprima rappresentare in Città Metropolitana dall’assessore al ramo e successivamente risultando assente nella seduta della sua Giunta che ha approvato le proposte del Comune di Siderno in ordine al dimensionamento scolastico, richieste dalla Città Metropolitana.
Pertanto, chiediamo al Sindaco di impegnarsi per far passare il principio previsto dalle linee guida regionali che prevedono la possibilità per i comuni superiori a 15mila abitanti di proporre, in modo autonomo agli organi decisori, l’organizzazione di tutti gli istituti presenti nel comune, per come da noi sin dall’inizio proposto.
In alternativa, qualora dovesse prevalere il principio dei poli liceali e tecnico/professionali (e non solo professionali come richiesto da Locri), vorrà ricordare a tutti che la sede storica dell’ Ipsia è a Siderno e non a Locri, dove è presente solamente una sede distaccata, e che sempre a Siderno, comune più popoloso del comprensorio, insiste l’ Istituto Tecnico Marconi che in tale ambito ha il maggior numero di iscritti rispetto a tutti gli altri istituti presenti nella zona e che inevitabilmente non può che divenire l’ hub per le altre scuole tecnico/professionali.
Sappia infine il nostro Sindaco che non le consentiremo di scaricare né sull’assessore Lopresti né tantomeno sulle scelte della Città Metropolitana le responsabilità di un eventuale insuccesso nella creazione a Siderno di una dirigenza autonoma che gestisca più istituti scolastici con un numero complessivo di alunni tale da non dover essere influenzata nei prossimi anni dal previsto decremento demografico scolastico e che, come minoranze, avevamo tentato con molto anticipo di salvaguardare.