R. e P.
Infatti, l’ultimo consiglio comunale, è stato molto travagliato per la sindaca, la quale si è dovuta destreggiare con la componente più tosta della sua maggioranza che si rifiutava di essere presente al consiglio più importante dell’anno in cui bisognava discutere e approvare il bilancio di previsione.
Dopo aver convinti i consiglieri “con il mal di pancia” a recarsi al consiglio comunale, la sindaca ha dovuto constatare l’assenza dei consiglieri di minoranza, i quali dopo oltre un’ora di attesa hanno deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta per il mancato rispetto di quella forma istituzionale che, in casi come questo diventa sostanza lesiva del dibattito politico e soprattutto dell’immagine dell’ente, che a prescindere da chi viene amministrato in quel preciso momento, deve essere rispettoso delle minoranze e dei cittadini che quelle minoranze rappresentano.
E così, la prima cittadina nell’arco di poco più di un’ora ha ottenuto l’approvazione dei primi 4 punti all’o.d.g. tra cui quelli più importanti quali l’approvazione del DUP e del Bilancio di previsione, in assenza di discussione, nonostante per precauzione come ormai di consuetudine, avesse schierato a guardar le spalle agli assessori al ramo i tecnici del settore.
In serata, finalmente tutta l’amministrazione, schierata al controconcerto di Paolo Belli, è sembrata aver ritrovato l’intesa, in cambio di quali promesse della sindaca però al momento non è dato sapere, forse possiamo intuire…
Nei prossimi giorni vedremo se le promesse si concretizzeranno o se, ancora una volta, la Sindaca passerà indenne anche questo passaggio politico, dimostrando di aver capito quanto sia flebile l’incisività di quella frangia interna del PD che abbaia ormai dal primo giorno, ma ancora non è riuscita a mordere, accontentandosi delle briciole che la prima cittadina concede loro, giusto per tenerli buoni.
Successivamente, ottenuta la rassicuazione dei dissidenti della maggioranza, circa la loro presenza anche per il giorno successivo, nel tentativo di coinvolgere la minoranza in una sua precisa scelta politica, volta ad allargare forse la propria compagine, camuffandola con una scelta tecnica, ha dovuto constatare, per la seconda volta in 24 ore, l’assenza di tutta la minoranza che si è guardata bene dal farsi strumentalizzare dalla sindaca.
Pertanto, con il nuovo anno la prima cittadina ha dovuto mobilitare quella che è ormai diventata la sua cassa di risonanza, per coprire le brutte figure e soprattutto il malcontento dei cittadini che ogni giorno non fanno altro che denunciare il degrado di una cittadina che si sta spegnendo sotto il peso dell’inefficienza e pressapochismo di un’amministrazione interessata più alle proprie carriere e interessi che al benessere e la crescita di Siderno.
E con questo, nella speranza di tempi migliori, auguriamo a tutti una buona Epifania.
Siderno 2030