Al signor Commissario ad acta , ing. Pietro Foti
e p.c. al sindaco f.f. città metropolitana rc Carmelo Versace
al cons.metropolitano delegato al ciclo dei rifiuti , Salvatore Fuda
al presidente assemblea sindaci locride, Caterina Belcastro
Il Movimento Siderno2030 è fortemente preoccupato per la situazione in cui versa l’intero ciclo integrato dei rifiuti, malfunzionante e assolutamente carente d’impianti, nel territorio afferente tutto l’ATO 5 che comprende il territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Nel 2017, con l’approvazione del Piano Regionale Rifiuti sono state disegnate le linee generali e strutturali del ciclo integrato dei rifiuti, prevedendo per la fascia Jonica reggina la realizzazione di una discarica a servizio dell’impianto di San Leo, ove conferire gli scarti di lavorazione dell’ impianto sito a Siderno.
La soluzione adottata dal Piano per la risoluzione di numerose problematiche del sistema, rimase tuttavia inattesa in quanto l’Ato 5 di Reggo Calabria, non ottemperava a quanto di sua competenza alle procedure di individuazione del sito su cui realizzare la discarica a servizio dell’impianto di TMB di Siderno.
All’inerzia dell’Ato 5 di Reggio Calabria, la compianta Presidente Santelli rispondeva con l’ordinanza n. 45 del 20 maggio 2020 con la quale intimava al Commissario ad acta individuato con DGR n. 97 del 20/05/2020 di procedere entro 30 giorni, e quindi entro il 20 giugno 2020, all’individuazione del sito di ubicazione della discarica.
Successivamente, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e per essa le figure responsabili della procedura, hanno convenuto di rimandare all’Assemblea dei sindaci della Locride l’onere di individuare il sito per l’ubicazione della discarica, preferendo una scelta “democraticamente che venisse dal territorio” anziché “imposta dall’alto”.
Ebbene, sono trascorsi quasi due anni e quella che sembrava una scelta democratica non ha prodotto alcun risultato: i sindaci della Locride non hanno assunto nessuna decisione in merito alla scelta del sito sul quale realizzare la discarica di servizio, dove conferire gli scarti di lavorazione dell’impianto TMB di Siderno contribuendo alla creazione di una situazione paradossale.
Alla luce dell’inerzia degli organi preposti, neanche una seconda ordinanza del Presidente della Regione f.f. Spirlì di intimazione al commissario ad acta affinché quest’ultimo procedesse all’individuazione del sito ha prodotto alcun risultato tangibile e concreto.
Eppure, anche nell’emanando Piano d’Ambito di cui l’ATO 5 si è appena dotato, viene ribadita la previsione della discarica a servizio dell’impianto di Siderno.
Duole quindi soffermarsi sul fatto che, malgrado tutto quanto detto, a causa della incompiutezza della filiera del ciclo integrato dei rifiuti e della carenza dei relativi impianti per il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti, la Città Metropolitana ha deliberato l’invio degli scarti di lavorazione fuori ATO, con uno spaventoso aumento dei costi del servizio, che inevitabilmente, oggi, è piombato sulle spalle dei cittadini attraverso un vertiginoso aumento della Tari.
Per quanto sopra rappresentato, il Movimento Siderno2030, fortemente preoccupato per la mancanza di un piano attuativo e per gli effetti dell’inerzia e dell’inconcludenza delle azioni della Città Metropolitana e dell’assemblea dei sindaci,
al Commissario ad acta, Ing. Pietro Foti, di voler riappropriarsi del ruolo proprio del mandato conferitogli onde procedere con urgenza all’individuazione di un sito sul quale ubicare la discarica di servizio dell’impianto di TMB di Siderno, utilizzando criteri di scelta oggettivi quali, l’estensione territoriale, la densità della popolazione del comune e ogni altro criteri tecnico che riterrà necessario.
# SIDERNO 2030