I sindaci della vallata dello Stilaro si mobilitano per mantenere la guardia medica a Pazzano, nonostante le nuove normative che prevedono l’accorpamento dei servizi sanitari per comuni con meno di 5.000 abitanti. La distanza dagli ospedali e la necessità di garantire il diritto alla salute sono al centro del dibattito.
La problematica del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) nella vallata dello Stilaro è un tema centrale per i comuni di Pazzano, Bivongi e Stilo, che non raggiungono i 5.000 abitanti, limite imposto dalla nuova normativa per mantenere autonomo il servizio. Pazzano, storicamente sede della guardia medica, rischia di perdere questo presidio sanitario fondamentale per la comunità, soprattutto considerata la distanza dai principali ospedali della zona, come quello di Locri, situato a oltre 50 km.
I sindaci della vallata, guidati dal primo cittadino di Pazzano, stanno facendo pressione affinché il servizio rimanga attivo a Pazzano, considerato un punto di riferimento naturale e centrale per l’intera area. Si evidenzia l’importanza di mantenere una guardia medica sul territorio, dato che la popolazione, prevalentemente anziana, fa molto affidamento sul medico di famiglia non solo per questioni di salute fisica, ma anche per supporto psicologico.
Inoltre, è stata nominata una nuova dottoressa, già operativa nella guardia medica di Pazzano, in sostituzione del precedente medico andato in pensione. La comunità ha accolto positivamente la sua nomina, considerando la sua esperienza e la conoscenza del territorio.
Nonostante le difficoltà legate alla burocrazia e alla viabilità, i sindaci sono decisi a lottare per mantenere un servizio essenziale come quello della guardia medica nella zona, sperando in una soluzione che rispetti il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana.
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