“Spaccio per dare un futuro ai figli”, ma suo cognato è stato arrestato e condannato per una maxi operazione contro la ‘ndrangheta. A dire quelle parole per tentare di giustificare la presenza in casa di due chilogrammi di marijuana e di un “sasso” di cocaina, è stato un 44enne calabrese, manovale edile, arrestato ieri dai carabinieri a Seregno (Monza).
Quando i militari hanno bussato alla sua porta l’uomo avrebbe chiesto: “Come avete fatto a trovarmi?”, perché incensurato. Durante la perquisizione del suo appartamento da parte dei militari dell’Arma, alla porta si è presentato un suo amico, risultato essere il nipote di tre persone uccise dall’ndrangheta. Le indagini dei militari non escludono che il giro di spaccio sia collegato all’organizzazione criminale. (ANSA)