Avrebbe sequestrato una trentenne di nazionalità polacca portandola con la forza presso la propria abitazione e rinchiudendola in un vano del sottotetto, dopo averle tra l’altro somministrato dei farmaci (sui quali sono in corso degli accertamenti) e sottratto lo smartphone. Succede a Luzzi, dove un uomo, cinquantenne del posto, è stato arrestato dai Carabinieri per sequestro di persona ed atti persecutori.
Tutto sarebbe nato dal fatto che la giovane, in passato legata sentimentalmente all’uomo, lo ha querelato nei giorni scorsi, dopo aver deciso di interrompere la relazione per via dei suoi comportamenti violenti e persecutori. Nella serata del 7 gennaio scorso, la madre della vittima, non vedendola tornare a casa, ha allertato i Carabinieri, che hanno subito indirizzato le ricerche verso l’abitazione dell’uomo.
Questo infatti aveva posto la vittima in un sottotetto, accessibile solo tramite una scala che poi aveva rimosso, impedendole così di uscire autonomamente. La donna è stata così soccorsa e messa in salvo, mentre per l’uomo sono scattate le manette con trasferimento in carcere a Cosenza, dove rimarrà sino a giudizio.