Con l’ordinanza di sospensione dell’attività in presenza, in parte bocciata dal Tar della Calabria e in attesa degli esiti dell’opposizione presentata dalla Regione, da domani si torna in classe. Il ritorno è previsto solo per le scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie). Mentre per le superiori è prevista la Didattica a Distanza fino al 31 gennaio, in quanto i giudici amministrativi si sono riservati di esprimere valutazioni il 10 febbraio, quindi subito dopo il termine ultimo previsto dal provvedimento a firma del presidente della regione dello scorso 5 gennaio.
A chiarire ogni dubbio la circolare diramata nella serata di ieri dall’Ufficio Scolastico Regionale e indirizzata a tutti i dirigenti scolastici della regione, ai coordinatori delle scuole paritarie e, per conoscenza, al Ministero dell’Istruzione, ai dirigenti degli Ambiti Territoriali (gli ex uffici scolastici provinciali) e al comparto scuola dell’ente Regione.
Nella nota a firma del Direttore Generale, Maria Rita Calvosa, si invitano i Dirigenti Scolastici della Regione Calabria, “nel rispetto dell’autonomia scolastica, a porre in essere immediatamente e comunque nel più breve tempo possibile, ogni conseguente provvedimento di competenza”, in esecuzione del decreto con cui il TAR ha sospeso parzialmente l’ordinanza del presidente facente funzioni Nino Spirlì.
E mentre alcuni comuni in cui si è registrato un incremento di casi di covid nelle ultime settimane, come Vibo Valentia, con ordinanza del Sindaco hanno differito di alcuni giorni la ripresa dell’attività in presenza, la maggior parte degli Istituti Comprensivi si prepara al ritorno in aula, tra le mille incognite rappresentate da scelte politiche ed eventuali nuovi dati della pandemia. Con tutte le conseguenze che ne derivano per la didattica.