“Non ci sono parole di fronte a ciò a cui stiamo assistendo da mesi. Dopo l’assoluta incapacità ad affrontare i problemi, dopo non esser riusciti a dare alcuna reale soluzione alle questioni esplose con la pandemia adesso siamo arrivati a sistemi di pressione e di intolleranza inusitati. Parliamo dei docenti “rientrati”, quelli a cui è vietato aver contatti con gli alunni e che dovrebbero essere dirottati verso altre mansioni cosa questa che si sta trasformando in un chiaro demansionamento e in uno stravolgimento deciso unilateralmente dell’orario lavorativo. E la colpa non è certo dei dirigenti scolastici, ancora una volta abbandonati in un mare di disorganizzazione. Quello che adesso è evidente è come questo sia un Ministero improvvisato, senza rispetto per chi lavora e per chi alla scuola ha dedicato e dedica ancora la propria vita”.

La posizione del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, è chiara e senza incertezze “Non è possibile – continua la Sindacalista – tacere di fronte agli insulsi e pericolosi vuoti determinati dalle direttive del Ministero. Due sono i punti: o ci troviamo al cospetto di circostanze predeterminate atte a determinare un clima antidemocratico siamo di fronte ad una vera e propria insufficienza nell’affrontare i temi del settore. La confusione provocata da norme rilasciate più per dare in pasto qualcosa all’opinione pubblica che per trovare soluzioni; le diseguaglianze imposte tra docenti dei diversi ordini di scuola; la scarsa, per non dire nulla, considerazione del personale ATA; i mancati riconoscimenti economici, in modo specifico, ai sempre massacrati precari; un sistema concorsuale fallimentare che non fa che mortificare docenti impegnati da anni nelle classi e bocciati (parliamo di oltre l’88%) per l’assurdità macroscopica di non aver risposto a domande generiche non strettamente pertinenti alla professione; sono segni evidenti di una gestione del dicastero insulsa e pericolosa per gli sviluppi che sta determinando. Non è possibile continuare così e ci farebbe piacere sapere chi sta avallando questa linea e, soprattutto, a che fine”.

Il Segretario Nazionale, tra l’altro, solleva la necessità di un confronto che vada oltre lo stesso Ministero e ponga le basi per il futuro della Scuola.
“Come UGL Scuola abbiamo risposto con piacere all’audizione richiesta dalla 7ª Commissione del Senato “Istruzione Pubblica, Beni Culturali, Ricerca Scientifica, Spettacolo e Sport” in merito all’impatto della pandemia sugli studenti delle scuole secondarie, in quanto esempio corretto del voler verificare e conoscere concretamente la realtà. Ecco, noi chiediamo alla stessa Commissione di constatare quanto sta accadendo e di fare in modo che le gravissime anomalie da noi denunciate siano oggetto di opportune valutazioni. Sia il Parlamento, nella sua alta funzione democratica a prendere atto di ciò che sta accadendo e della improcrastinabile necessità di porre la Scuola al centro dei processi che disegnano il futuro, noi siamo disponibili al confronto e a cercare soluzioni idonee e concrete. Se questo non dovesse accadere, PNRR o non PNRR, il futuro rimarrà nebuloso e il rischio di trovarsi di fronte a situazioni antidemocratiche e di puro arbitrio sarà sempre, pericolosamente, più alto!”