“Lo sciopero odierno in Ferrovie della Calabria S.r.l. ha registrato una massiccia adesione delle lavoratrici e dei lavoratori, anche se tra le motivazioni c’era la protesta contro la melina delle associazioni datoriali sul contratto nazionale a fare la parte del leone tra le motivazioni a base della vertenza è stato l’atteggiamento insensibile di Ferrovie della Calabria e della sua proprietà, la Regione Calabria, verso il dissenso manifestato da ben 4 organizzazioni sindacali contro la disdetta degli accordi aziendali di 2° livello e la nuova proposta che andrà a penalizzare i lavoratori, qualora fosse applicata, sul TFR e le pensioni”.
Così in una nota l’uffico stampa del Sindacato Unitario dei Lavoratori, che prosegue: “Peccato che a pagare il prezzo sono solo una parte di lavoratrici e lavoratori, perché quadri e dirigenti della società sembra non siano interessati da questi provvedimenti. La cosa che lascia basiti i lavoratori è che ancora alcuni sindacati, incuranti delle conseguenze per i lavoratori che rappresentano, sembra continuano ad avallare la possibilità che il progetto di Ferrovie della Calabria si possa concretizzare”.
“È bene ricordare che la motivazione alla base della proposta aziendale è la necessità di recuperare risorse per sanare un debito, non bene identificato, che potrebbe portare la società sul baratro economico, poi, come per sfidare la sorte, sembra che Ferrovie della Calabria sia la prima candidata ad assorbire l’Amaco di Cosenza azienda che sembra sia stata dichiarata fallita. La domanda a questo punto nasce spontanea, si vuole affossare anche Ferrovie della Calabria e consegnare alla gestione privata le aziende pubbliche calabresi o quello che sta facendo la dirigenza di Ferrovie della Calabria, con il silenzio dei Consiglieri Regionali di maggioranza e minoranza, è un bluff? È ora di fare chiarezza o sarà ancora sciopero”.
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