Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha respinto l’appello cautelare di sospensiva  dell’efficacia della sentenza  del Tar del Lazio che ha confermato lo scioglimento del consiglio comunale di Siderno  del 9 agosto 2018 fissando l’udienza  di merito per la data del prossimo 21 maggio 2020 . Cosi i giudici della terza sezione della magistratura amministrativa hanno  condannato la parte appellante ovvero l’ex sindaco Pietro Fuda  insieme ai suoi e assessori  e consiglieri alla refusione delle spese e degli oneri del giudizio che hanno liquidato in 5.000 € . Come si ricorderà nel dicembre scorso 14 ex amministratori  del comune di Siderno, rappresentati  e difesi dall’avvocato Crescenzio Santuori  e Raffaele Ruocco hanno proposto appello al Consiglio di Stato chiedendo la riforma della sentenza emessa dal Tar del Lazio che aveva respinto il ricorso presentato dagli ex amministratori  di Siderno. L’appello era stato fatto contro il decreto che il 9 agosto del 2018 aveva disposto lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose affidando la gestione per un periodo di 18 mesi , ora prorogati, alla commissione straordinaria composta dai funzionari Maria Stefania Caracciolo, Matilde Mulè ed Augusto Polito che sono tuttora in carica e lo saranno per i prossimi mesi fino a fine mandato. Si sono costituiti in giudizio per resistere all’appello la Presidenza del  Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Interno, l’ufficio territoriale di governo di Rc e lo stesso comune di Siderno rappresentato dagli avvocati Salvatore Satira e Giovanna Mollica, quest’ultima coordinatrice dell’ufficio legale del comune. Ora arriva il primo no del Consiglio di Stato , dunque è stato respinta in appello la richiesta di sospensiva  ma l’ultima parola si deve attendere per l’udienza di merito che è fissata a maggio.

telemia