Avrebbe tentato di infuenzare l’esito di una procedura immobiliare dichiarandosi intraneo ad una famiglia di ‘ndrangheta, intimidendo così i possibili acquirenti. È accaduto nei mesi scorsi a Savona, ed il fatto non è passato inosservato agli agenti della locale Questura, che al termine delle indagini hanno tratto in arresto – nel pomeriggio di ieri – un cinquantenne originario della provincia di Reggio Calabria.

L’uomo è stato oggetto di pedinamenti ed osservazioni, che hanno permesso agli agenti della Squadra Mobile di ricostruire il suo modus operandi volto a prevaricare su tutti i possibili acquirenti di un immobile. Le sue affermazioni – vere e proprie minacce – avvenivano in pubblico, ed in un caso specifico lo stesso si sarebbe adoperato per affiggere sui muri dell’abitazione dei ritagli e degli articoli di giornale riguardanti condanne, arresti e sequestri: un modo per rendere più veritiero il suo racconto.

Ma non solo: l’uomo avrebbe fotografato platealmente i visitatori, affermando che in caso di partecipazione all’asta sarebbero stati rintracciati facilmente. Ostentava poi il suo ruolo criminale, al punto da spingere le stesse vittime a cercare su internet nomi e fatti di cronaca. Questo poi si sarebbe vantato, in più occasioni, di essere stato assolto in più di 50 processi, rimarcando così una sorta di intangibilità.

Tali comportamenti hanno portato così all’arresto dell soggetto con l’accusa di turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso, in quanto lo stesso non si sarebbe fatto scrupoli nel tentativo di influenzare tutti i possibili partecipanti all’asta veicolando, dunque, l’esito della stessa. L’immobile, successivamente, sarebbe stato acquisito da persone ritenute vicine all’indagato.

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