A due mesi dall’uscita del cartaceo di “Hic Sunt Leones”, edito da Le Mezzelane Editore, Anton Francesco Milicia sceglie Sant’Ilario dello Jonio per la sua prima presentazione ufficiale nell’ambito della rassegna “Immagini e lettere a Sud” compresa nel Festival dei vini “Tastevin”, onorando così come meglio non potrebbe il luogo in cui ha ambientato una delle scene più suggestive del suo ultimo romanzo country-horror, come a lui piace definire il suo genere. Questo centro, posto nell’immediato entroterra del litorale jonico calabrese, somma importanti presenze storiche e bellezze naturali tipiche del tormentato paesaggio preaspromontano; in esso l’autore attinge spunti e ambientazioni che catturano l’attenzione e l’interesse del lettore. La storia si dipana appunto tra Sant’Ilario, Contrada e Siderno: luoghi reali e immaginari che ormai costituiscono gli scenari in cui Milicia ama muovere i suoi personaggi in un disegno che solo lui conosce e che riesce a occultare fino all’ultima pagina delle sue storie in un susseguirsi di colpi di scena. Opera certamente meno complessa del primo e per molti versi sorprendente Contrada, arricchita dalla accorata prefazione scritta da Gioacchino Criaco, Hic sunt leones non manca di stupire per l’attenzione affidata alla psicologia dei personaggi e alla costruzione di scene horror a grande impatto adrenalinico che coinvolgono il lettore quasi sfidandolo a non staccare gli occhi dalle pagine. E toccherà proprio al lettore, unico e insindacabile giudice, decidere se promuovere o meno la storia di Marco, il giovane protagonista, teso in una angosciante ricerca della sorella gemella scomparsa, Anna, inghiottita nella terra dei leoni. Hic Sunt Leones. Presenta l’evento la brava giornalista Maria Teresa D’Agostino, sempre attenta nel seguire con un occhio particolare gli scrittori della sua terra.

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