Comunicato stampa
Ci sono anche i fratelli Matloob, Zain e Anisa, quest’anno, tra i banchi delle scuole superiori. Arrivati dal Pakistan a Sant’Ilario dello Ionio, nel gennaio 2022, insieme alla madre e altre quattro sorelle, per ricongiungersi al padre, già in Italia da qualche anno, Zain e Anisa, di 19 e 17 anni, hanno scelto di continuare a studiare dopo la licenza media. Ospiti con tutta la famiglia del progetto di accoglienza gestito dalla Eurocoop “Jungi Mundu” e dalla Cooperativa “Pathos”, facente capo al comune di Ferruzzano, logisticamente allocato nel comune di Sant’Ilario, grazie al supporto degli operatori, al loro arrivo, si sono inseriti a scuola, conseguendo la licenza media, Anisa al plesso di Sant’Ilario della “De Amicis – Maresca” di Locri e Zain al corso organizzato nella sede della Eurocoop con il CPIA (Centro Provinciale Istruzione Adulti di Reggio Calabria, sede di Locri). Ora Anisa, con la passione per le lingue, si è iscritta al Liceo linguistico “Mazzini” di Locri, e viaggia ogni giorno da casa, mentre Zain, che vive nel Convitto dove viene seguito anche per lo studio pomeridiano, ha scelto l’alberghiero “Dea Persefone” sempre a Locri.
In fuga da una striscia di territorio, il Kashmir per l’esattezza, conteso e minacciato, i due ragazzi, così come gli altri componenti della famiglia, a Sant’Ilario hanno trovato accoglienza e ritrovato fiducia nel futuro. Il desiderio di Anisa e Zain di continuare a studiare è il segno di una progettualità di vita che ritrova fiato e coraggio: i loro occhi guardano al mondo con sogni e speranze, come dovrebbe essere per i ragazzi di qualunque luogo.
Intanto la sorella maggiore Hina frequenta il corso di estetista, la secondogenita, Amina, sta per prendere la patente, mentre Hamera frequenta la seconda media e Zanera, la più piccola, è in quarta elementare.
I fratelli Matloob, così, muovono passi importanti per il loro domani, a partire dalla scuola, luogo della formazione, seguiti dall’equipe della Eurocoop “Jungi Mundu”, presieduta da Rosario Zurzolo, e della Cooperativa Pathos, presieduta da Maria Paola Sorace, composto da operatori disponibili e attenti, che hanno saputo creare la strada per questi giovanissimi rifugiati, affiancandoli sempre, come fanno con i loro genitori e con gli altri beneficiari del progetto di accoglienza.