È stato presentato a Casa Sanremo ricevendo anche la menzione speciale da Casa Sanremo Library, il libro “La ragazza della Locride”, scritto dalla sidernese Patrizia Starnone.
Il volume è stato scelto per “La vetrina letteraria” della 74edizione del Festival, alla Starnone è stato quindi consegnato l’ambito riconoscimento.
Casa Sanremo Library” è stato concepito come uno spazio culturale, innovativo e creativo, che, oltre alle funzioni classiche di una Biblioteca, durante il periodo del Festival di Sanremo, ha consentito l’accesso a tanti servizi informativi. Uno strumento utile per la formazione che ha favorito l’incontro, il confronto e lo scambio intergenerazionale tra utenti di diversa estrazione culturale.
“La ragazza della Locride” racconta uno spaccato della Calabria, terra sedotta e abbandonata, terra di speculazioni e abusi, terra sempre “in fuga da se stessa” per dirla con Corrado Alvaro.
Nel libro Patrizia Starnone affronta alcuni dei problemi atavici della nostra regione attraverso la vita di Diana – nome legato alla dea romana della caccia e della verginità –, giovane ragazza costretta a fuggire dalla Locride funestata da una sanguinosa faida tra clan, da quell’altro mondo in cui non c’è spazio per chi crede negli ideali della verità e della giustizia, per chi è sovente dimenticato dallo Stato che, quando fa arrivare il suo intervento, questo si presenta quando oramai è troppo tardi.
“Atroci lotte tra cosche lasciarono freddo e desolazione in una terra aspra e dura, ancora oggi dimenticata da Dio, dove tutto resta impunito e la sola verità possibile è quella raccontata nelle motivazioni delle sentenze, che stride con altre verità, quelle che vengono raccontate de relato, bisbigliate sottovoce e che circolano tra le contrade, tra frasi ambigue, sottintesi e messaggi da decifrare.”
Ne “La ragazza della Locride”, la Starnone si focalizza sui retaggi culturali dai quali alcune realtà di Calabria non riescono a divincolarsi attraverso le varie fasi dell’esistenza di Diana, la protagonista: l’infanzia, la giovinezza, l’età adulta.
Patrizia Starnone ha vissuto gran parte della sua vita in Calabria, a Siderno, dove ha esercitato la professione di avvocato penalista. Si è trasferita in Piemonte dove ha continuato per diversi anni la professione legale, in seguito sospesa per dedicarsi alla professione di docente di diritto ed economia politica.