Francesca Fagnani critica Nicola Gratteri nel suo monologo sul carcere minorile riferendosi a lui come “un autorevole magistrato, al quale dobbiamo essere grati, per le inchieste importantissime che coordina” che “questa estate in un’occasione pubblica ha detto di essere contrario a uno schiaffo in caserma perché il detenuto non deve essere toccato nemmeno con un dito per tanti motivi, soprattutto perché non deve passare per vittima”.
Per la giornalista invece non è questo il motivo per cui non dovrebbe essere toccato. “Chi esce dal carcere deve uscire meglio di com’è entrato, per rispetto dell’articolo 27 della Costituzione. Uno spacciatore o un ladro che sia, una volta uscito, deve cambiare mestiere”.
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