Stasera, per un incidente avuto da mio padre, ho trascorso una serata interminabile al Pronto Soccorso e all’ospedale di Locri.
Ho assistito a scene ai limiti della surrealità.
Una signora in attesa dalle 14.00, positiva al covid, di un’ambulanza che la trasportasse al reparto covid a Reggio Calabria; l’attesa si sta protraendo (sono andato via dell’ospedale alle 23.50 ed era ancora lì) ed è stata causata dalla mancanza di un medico sull’ambulanza in quanto occupati nella gestione di un altro codice rosso. Ah, la signora sta attendendo su una sedia a rotelle fuori dal pronto soccorso(come si può notare dalla foto) perchè la tenda della Protezione Civile fuori dall’ospedale è stata utilizzata impropriamente come discarica abusiva.
Un ragazzo con la rotula da riposizionare con un’adeguata manovra effettuabile da un ortopedico; è lapalissiano che si sia dovuto recare a Polistena poichè non vi era alcun medico in ortopedia a Locri e che l’abbia dovuto fare con mezzo proprio, esalando urla sovrumane, poichè la manovra andava fatta tempestivamente e l’attesa per un’ambulanza, sempre a causa della mancanza di medico a bordo, era di circa un paio di ore.
Un signore con una lacerazione del sopracciglio ha atteso per una sutura della ferita in sala d’attesa per buone due ore e mio padre ha attesto un’ora all’interno dell’ambulatorio, sempre in attesa di suturazione, per il medesimo motivo ossia la presenza di un solo medico al Pronto Soccorso alla gestione delle innumerevoli emergenze.
Ciliegina sulla torta, mio padre non è stato dimesso fino all’arrivo del referto, già, perchè all’ospedale di Locri la tac funziona, il tecnico radiologo era presente ma non c’era alcun medico che potesse refertare l’esame, che è stato mandato a Polistena in attesa che un medico lo potesse refertare.
A questo punto è chiaro che il vero problema della sanità in Calabria è la penia di medici. Perchè è vero che alcune strutture sono fatiscenti, ma almeno sono a disposizione dei cittadini, i macchinari ci sono e ora sono finalmente funzionanti, ma la mancanza di medici “ingolfa” l’intero sistema.
Quindi cosa importa ai cittadini se il medico che li visita sia Cubano o Italiano?
Ben vengano le scelte attuate dal Presidente Roberto Occhiuto , perchè il suo unico obiettivo è quello di migliorare la sanità calabrese e garantire a noi calabresi gli stessi diritti dei cittadini delle altre regioni.
Un plauso va comunque al medico del Pronto Soccorso, agli infermieri e al personale, che nonostante i vari disagi continuano eroicamente a svolgere il loro lavoro.
Antonio Cosimo Pio Trimboli