Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, nonché i rappresentanti delle associazioni della sanità privata, sono stati convocati dalla struttura commissariale regionale per il piano di rientro della sanità. Presenti all’incontro il Commissario Esposito, i segretari di categoria Baldari e Sciolino per Fp Cgil, Giordano e Rubino per Cisl Fp e Bloise per Uil Fpl per le associazioni datoriali, i rappresentanti di Aiop e Aris, Anaste, Agidae, Uneba, Anisap, Andiar, Federlab. I segretari di categoria hanno rappresentato unitariamente le ragioni della vertenza nazionale riguardo il mancato rinnovo contrattuale Aiop/Aris Sanità privata e per il contratto unico Aiop/Aris Rsa che interessa oltre 200mila unità su tutto il territorio nazionale che forniscono importanti servizi ospedalieri, riabilitativi, territoriali, socioassistenziali.

Anche nell’incontro che si è tenuto in Calabria, i rappresentanti sindacali hanno espresso la necessità di porre dei vincoli negli accreditamenti regionali, revisionando l’attuale regolamento e coinvolgendo le organizzazioni sindacali. Tutte le parti datoriali presenti al tavolo, – si fa rilevare hanno comunicato che i rinnovi contrattuali per loro sono condizionati alla modifica delle tariffe che vanno incrementate ed ai finanziamenti che in questo senso saranno a loro destinati dal governo e dalla Regione a cui hanno chiesto conto anche del mancato rimborso delle spese sostenute durante la pandemia, aggiungendo infine che, data la lievitazione dei costi, potrebbero essere a rischio a breve i livelli occupazionali. Il commissario Esposito ha esposto i limiti finanziari a cui è sottoposta la Calabria quale regione vincolata al piano di rientro ed ha anche comunicato che il 70 per cento delle tariffe calabresi, benché datate, superano la media delle tariffe nazionali e quindi la Regione ha pochi margini finanziari su cui poter fare leva.

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