«Se partono i nuovi ospedali è evidente che cambia la vocazione anche dei nosocomi vicini. Se parte per esempio l’ospedale della Piana di Gioia Tauro, quello sarà l’hub che concentrerà la maggior parte delle risorse. Significa che gli ospedali più vicini potranno essere per esempio ospedali mono-specialistici, dove si trattano con un livello di specializzazione più elevato alcune patologie». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto, commissario ad acta per la sanità, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa alla Cittadella regionale.
«I presidi sanitari decentrati – ha aggiunto Occhiuto – avranno comunque una loro funzione nel sistema sanitario regionale. E’ chiaro che quando si progetta la rete ospedaliera si progetta secondo i criteri della legislazione nazionale, per esempio del Decreto 70 che stabilisce che le unità operative complesse devono essere in un certo numero e devono essere dislocate sul territorio. Anche qui c’è sempre un lavoro di trattativa: per esempio non sono affatto sicuro che la rete ospedaliera che abbiamo licenziato sarà approvata dai tavoli ministeriali, soprattutto dal Mef. Ci proviamo, ma la rete ospedaliera della Calabria è una rete ospedaliera che dovrà essere comunque continuamente manutenuta.
Stiano tranquilli i cittadini della Calabria, stiano tranquilli soprattutto i cittadini dei comuni che ora stanno protestando. Uno di questi è Polistena. Quando io mi sono insediato a Polistena – ha sottolineato Occhiuto – c’erano i crateri nel pronto soccorso, abbiamo rifatto il pronto soccorso. Stava chiudendo l’ospedale. I primi cubani che ho preso li ho mandati a Polistena. Polistena credo che sia allo stato uno degli ospedali che funziona meglio nella provincia di Reggio Calabria. Non sono un pazzo, non voglio chiuderlo. Anzi, credo che quell’ospedale possa avere un futuro. È chiaro che nel momento in cui dico che va fatto l’ospedale della Piana di Gioia Tauro, devo dire ai ministeri affiancanti e quell’ospedale con centrale attività che ora si svolgono nella stessa zona».
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