La sanità calabrese versa in una situazione di estrema emergenza, anche a causa della carenza di personale, realtà che ha spinto la Regione ad intervenire con misure eccezionali per il reclutamento immediato, ma provvisorio, di medici provenienti da altri Paesi. Di questo e ed altro si è parlato nel colloquio, avvenuto ieri mattina a Roma, nella sede della Delegazione regionale a Piazza di Campitelli, tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e quello della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, la Fnomceo, Filippo Anelli.
“Ringrazio Anelli per il proficuo e positivo confronto – ha affermato Occhiuto – denso di proposte e che si è chiuso con l’individuazione di una strategia condivisa per affrontare i problemi della sanità calabrese e della carenza di personale sanitario, che non riguarda solo noi ma tutto il territorio nazionale. La Regione Calabria nel sottoscrivere un accordo per un distacco transnazionale con il governo cubano ha rispettato, avendo come stella polare il bene dei calabresi e il loro diritto alla cura, la legislazione vigente”. “Abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata dal presidente Occhiuto nel prendersi a cuore la questione della carenza di medici specialisti in Calabria – ha affermato Anelli – e nel voler trovare una soluzione emergenziale, utilizzando tutte le risorse possibili. Da parte nostra, abbiamo in più occasioni espresso le nostre preoccupazioni per la sanità calabrese, diventata purtroppo paradigma delle disuguaglianze di salute nel nostro Paese.
Ma abbiamo chiesto che la legge sia uguale per tutti, e che gli Ordini possano garantire l’esercizio della professione di tutti i medici che esercitano sul territorio italiano. Abbiamo quindi condiviso con Occhiuto la necessità di una modifica della normativa, che preveda esplicitamente il requisito dell’iscrizione ai nostri Albi anche per i medici extra-UE che esercitino temporaneamente in Italia”, ha concluso Anelli.