Si è svolta una conferenza stampa carica di emozioni e denuncia, organizzata dall’associazione Comm Tre e presieduta da Simona Coluccio. L’incontro, intriso di rabbia e dolore, ha messo al centro la drammatica vicenda di Maria Pia, la figlia della presidente, una bambina con disabilità gravi che, nonostante il diritto a cure adeguate e a una vita dignitosa, si trova a subire pesanti disservizi da parte delle istituzioni.

Con voce ferma, ma segnata dalla frustrazione, Simona Coluccio ha raccontato il lungo percorso di battaglie legali e denunce, puntando il dito contro un sistema che sembra ignorare le necessità fondamentali dei più fragili. “Da anni denuncio i disservizi che mia figlia subisce, ma continuo a vedere solo silenzi e ombre. Mi è stato chiesto di aspettare, ma da novembre non ci sono risposte, solo un vuoto che definirei discriminazione,” ha dichiarato la presidente.

Il problema non riguarda solo i ritardi nell’attivazione di un piano terapeutico adeguato, ma anche la mancanza di strutture idonee e di un’assistenza sanitaria dignitosa. Simona Coluccio ha raccontato come, a seguito di una rivalutazione obbligatoria, sia emerso che un farmaco prescritto non sarebbe nemmeno indicato per la patologia della bambina. “Sono una mamma, non una scienziata, ma mi chiedo: come si può arrivare a questo punto?”

La vicenda di Maria Pia rappresenta un grido di dolore che si estende a tante altre famiglie costrette a lottare contro un sistema sanitario che non garantisce i diritti basilari. “Mia figlia è murata in casa, priva delle terapie e delle strutture necessarie. È un diritto sacro che venga rispettata la sua dignità, ma oggi mi sento amareggiata e sconfortata,” ha aggiunto Coluccio.

L’associazione Comm Tre ha annunciato ulteriori azioni legali, confidando nell’intervento della magistratura per fare luce sulla vicenda. “Non è solo un problema della mia famiglia: bisogna cambiare le teste e ripensare un sistema che non può più ignorare chi ha più bisogno,” ha concluso la presidente.

L’appello accorato di Simona Coluccio è un richiamo alla responsabilità e alla solidarietà, affinché la battaglia per Maria Pia diventi un simbolo di speranza e di cambiamento per tutti coloro che si trovano ad affrontare situazioni simili.

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