Ha avuto successo la terapia con un nuovo anticorpo monoclonale, somministrata ad un paziente affetto da neoplasia blastica a cellule dendritiche plasmocitoidi (BPDCN) – una rarissima forma di leucemia, dall’esito infausto – all’Annunziata di Cosenza. Il paziente, giunto nell’UOC di Ematologia con una lesione cutanea sulla coscia – riferisce una nota dell’Azienda Ospedaliera bruzia – è stato sottoposto ad una biopsia in esito alla quale è stata diagnosticata la malattia molto rara e inevitabilmente mortale se non trattata con la chemioterapia ed il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche
«Per la neoplasia blastica a cellule dendritiche – ha spiegato il dr. Massimo Gentile, primario del reparto – la chemioterapia non si è dimostrata efficace, rendendo difficile, se non impossibile, l’esecuzione del trapianto. L’unico farmaco in grado di indurre una remissione della malattia è il Tagraxofusp, un anticorpo monoclonale innovativo diretto contro una proteina espressa dalle cellule leucemiche, il CD123». Il farmaco, seppure indicato prioritariamente per la cura di questa forma di leucemia, non è rimborsato dal Sistema sanitario Nazionale ed ha costi molto elevati. La somministrazione terapeutica è stata resa possibile grazie all’intervento dell’ azienda farmaceutica, la Clinigen che ha messo a disposizione gratuitamente il farmaco di nuova generazione.
Il paziente, dopo aver eseguito un solo ciclo di terapia è in remissione completa, e, grazie a questo trattamento potrà eseguire il trapianto allogenico di cellule staminali. Soddisfatto il direttore della UOC: «Ad oggi – ha concluso – pochi casi sono stati trattati in Italia con questa terapia innovativa, che restituisce speranza ai pazienti affetti da tale malattia. L’augurio è che in breve tempo si possa ottenere la rimborsabilità di tale farmaco e quindi l’accessibilità al trattamento a tutti i pazienti affetti da tale rara e grave forma di leucemia». «Un successo – ha commentato il commissario straordinario Gianfranco Filippelli – che dimostra come nonostante le criticità e le enormi difficoltà che sta affrontando questa Azienda, l’Ematologia dell’Annunziata sa stare, nei percorsi scientifici, avvantaggiandosi delle terapie innovative, contribuendo a supportare con dati clinici il progresso farmacologico».
Tgcal24.it