“Sembrano non terminare mai i guai presso l’ospedale di Locri, alle prese con problematiche al limite della sopravvivenza; a scarseggiare questa volta sono i farmaci e i dispositivi medici, essenziali per finalità diagnostiche e terapeutiche”. Lo afferma in una nota Bruno Sansotta, R.S.A. FP CGIL Ospedale di Locri.
“Un’ indisponibilità che dura ormai da tempo e che si acuisce nei mesi di dicembre e gennaio, periodo in cui l’ insufficienza diventa preoccupante, anzi allarmante, quando interessa determinate categorie di farmaci. A denunciare l’angosciante precarietà è la FP CGIL Reggio Cal. – Locri, secondo cui il principale indagato è il complesso apparato destinato all’acquisto dei beni in questione, che risulta insufficiente nelle risorse, inadeguato nel sistema, alquanto macchinoso nella struttura e spesso in blocco tecnico per diversi giorni, nella possibilità di predisposizione degli ordini”.
“A parere della FP CGIL, è assolutamente necessario ampliare il prontuario terapeutico aziendale e sulla scorta di ciò, rifare le gare di acquisizione dei farmaci e dei dispositivi – peraltro scadute da tempo – così come è altrettanto necessario adeguare il personale della farmacia del nosocomio di Locri – decimato da recenti pensionamenti e ormai ridotto all’osso – ai notevoli carichi di lavoro esistenti”.
“Infatti la mancata sostituzione di due unità poste recentemente in quiescenza costringe i due operatori rimasti in servizio ( di cui uno, amministrativo, … tuttofare per necessità) e la farmacista, a lavori gravosi e a turni massacranti. Un argine a questa deriva potrebbe essere posto proprio dal responsabile della farmacia di Locri se, sulla base dei consumi storici ormai consolidati negli anni, dimostrasse la giusta sensibilità a capire le conseguenze delle scarsità evidenziate dai reparti e la capacità di prevedere i fabbisogni, formulando per tempo i relativi ordini”.
“Per tale problematicità alcuni caposala dei reparti del nosocomio locrese hanno chiesto un incontro col direttore del presidio di Locri, al fine di analizzare le motivazioni della carenza e definire le modalità per evitare quello che in termini operativi può essere definito un vero e proprio black out. La FP CGIL vigilerà affinché la grave problematica evidenziata trovi pronta soluzione garantendo i diritti degli utenti e dei dipendenti”.
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