Il 5,6 e 7 febbraio a San Paolo in Brasile si è tenuto il primo corso di Master istruttore con la presenza di 20 corsisti provenienti da tutta la Nazione.

È stato un corso-evento che ha consolidato il nome dell’Accademia Pizza DOC in Brasile, dove già da tre anni la nostra scuola organizzava corsi con il pizzaiolo, istruttore e nostro referente per il sud America, Daniele Branca, che ha aperto qui la sua Paestum Forneria, dopo essersi spostato da Battipaglia, e da dove insegna agli altri pizzaioli l’arte bianca.

Sono stati tre giorni intensi: l’Accademia è stata rappresentata dall’intero gruppo di lavoro proveniente dall’Italia, composto dal Presidente Antonio Giaccoli, gli istruttori Vincenzo Fotia e Armando Scalella e gli assistenti Alessandro Nardone e Giuseppe Truggio.

Abbiamo trascorso tre giorni in full immersion, con approfondimenti sulle tecniche per gli impasti diretti e indiretti, approfittando del corso di formazione per presentare il progetto di espansione dell’Accademia in tutto il sud America per i prossimi anni.

Quello che possiamo mostrare solo sui nostri profili social è l’esperienza che abbiamo vissuto: per tre giorni tutto la squadra italiana e i corsisti brasiliani sono stati a stretto contatto, condividendo le lezioni ma anche le cene, socializzando, parlando di arte bianca e creando un rapporto che durerà nel tempo, in perfetto stile Pizza DOC.

Le impressioni a caldo del presidente Giaccoli
«È stato il raggiungimento di un traguardo per lo sviluppo internazionale dell’Accademia, un obiettivo fissato dall’inizio di questa avventura, nel 2019. In questo viaggio sono state messe le basi per costruire una rete, che diventerà sempre più capillare, fuori dall’Italia, in una parte del mondo molto sensibile alla cultura italiana e interessata ad apprenderne modi di vita e tecniche di cucina. È un punto di arrivo in un percorso molto lungo, che ci permetterà di formare tanti pizzaioli in un territorio vasto, che non solo potranno studiare a distanza, ma saranno seguiti da noi e dai nostri istruttori di persona.»
«In questi giorni ci hanno invitato a testare la pizza in diverse pizzerie nella grande città di San Paolo, una metropoli che ospita molte attività dedicate all’iconico piatto italiano, così abbiamo potuto conoscere da vicino quella è che è l’arte bianca in Brasile oggi. Abbiamo visto che il livello del prodotto offerto è molto alto, il che ci dà la prova che oggi più che mai è importante formarsi, senza dare per scontato che, magari operando all’estero, basti offrire un prodotto italiano. Dappertutto l’asticella della qualità si è alzata notevolmente e chi intraprende un’attività per avere successo, in Italia, in Brasile, ovunque, deve essere sempre aggiornato su tecniche, scelta degli ingredienti e tendenze.»

«Il Brasile era una tappa obbligata, inoltre, perché è il Paese con il più alto numero di pizzerie e di pizze consumate al mondo. Per l’Accademia il corso Master istruttore è il primo passo per un percorso fatto di grandi soddisfazioni: formando venti istruttori, abbiamo oggi venti ambasciatori che porteranno avanti il concetto di Pizza DOC su cui fondiamo tutto il nostro lavoro, fatto di qualità e valori condivisi.»
20 nuovi DOC Ambassador.

Ha ragione il presidente Giaccoli a dire che è stato un successo: avere venti corsisti in un corso di formazione professionale per pizzaioli può sembrare normale, ma non parliamo di un corso base di pizza, bensì di un master istruttore, l’atto conclusivo di una formazione lunga e che porta il corsista a poter insegnare a sua volta. È come se fossero state aperte venti pizzerie con il nostro marchio dietro il bancone. Possiamo fare tanto, tanto di più, ma l’esperienza di inizio febbraio ci ha permesso di vedere quanto già abbiamo fatto ed è stata fin qui una bella scalata, con un grande panorama da ammirare. Al prossimo corso all’estero e a un’altra bandierina Pizza DOC

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