R. & P.
San Luca, 23
dicembre 2019
AL MINISTRO
DELL’INTERNO
On. Dott.ssa
Luciana Lamorgese
AL SIG. PREFETTO
DI CATANZARO
S.E. Dott.ssa Francesca Ferrandino
AL SIG. QUESTORE
DI CATANZARO
Dott.ssa Amalia DI
RUOCCO
AL SIG. PRESIDENTE
DEL COMITATO
REGIONALE CALABRIA –F.I.G.C. – LND
CATANZARO
Dott. Saverio
MIRARCHI
E p.c.
AL SIG. PREFETTO
DI REGGIO CALABRIA
S.E. Dott.
MASSIMO MARIANI
Illustri Autorità,
Vi scrivo per esternare il mio disappunto per ciò che è accaduto in occasione dello svolgimento della partita disputatasi giorno 21/12/2019 allo stadio D’Ippolito di Lamezia Terme tra l’ASD San Luca e la AS Morrone Cosenza entrambi militanti nel torneo di Eccellenza della nostra Regione.
Il motivo della mia indignazione e di tutti i sostenitori al seguito della nostra squadra è che, giunti allo stadio lametino intorno alle ore 14 in modo ordinato e composto, accolti da una pioggia battente che ci ha accompagnati per tutta la durata dell’incontro, il personale preposto al servizio d’ordine agli ingressi
ha avvisato la tifoseria sanluchese che sarebbe stata accolta presso il settore gradinata scoperta mentre ai tifosi della Morrone Cosenza era riservato il settore della tribuna coperta ove già avevano preso posto le Autorità e i dirigenti della Lega Calcio. Ciò significava che i sostenitori della squadra sanluchese avrebbero dovuto, così com’è accaduto, assistere alla partita sotto la pioggia, quando invece il settore della tribuna coperta, per più della metà della sua capienza era libero e capace di ospitare tutti i tifosi del San Luca.
E’ giusto anche dire che ad assistere all’incontro tra i tifosi del San Luca vi erano bambini in compagnia dei genitori e donne; anzi, ad onor del vero, bisogna dire che, successivamente, ai pochi bambini della Scuola Calcio del S. Luca è stato consentito di assistere alla partita dalla tribuna coperta.
Malgrado l’attivismo dei Dirigenti del S. Luca Calcio e degli Amministratori Comunali presenti i quali garantivano alle Autorità preposte al servizio d’ordine che, se la tifoseria sanluchese fosse stata alloggiata nella tribuna coperta non sarebbe successo nulla da parte dei nostri tifosi che potesse turbare il buon
andamento della gara, non si è riusciti a modificare tale inumana decisione.
Però l’indignazione più grave da parte mia è stata quella di non essere riuscito a rispondere ai miei due nipoti che, infreddoliti ed inzuppati di pioggia hanno assistito con me alla partita sotto la pioggia, alla loro domanda: “Nonno perché ci hanno trattato in modo così inumano?”. Io non ho saputo rispondere.
Spero che a questa domanda rispondano i responsabili di così tanta inumanità, siano essi dirigenti della Lega Calcio o Rappresentati delle Forze dell’Ordine, con l’augurio che essi possano personalmente spiegare e incontrare i tanti bambini lì presenti le vere motivazioni di tale inumano trattamento.
Questa mia rimostranza al solo fine di evidenziare a tutti i destinatari della presente che lo sport deve sempre essere – e posso assicurare che lo è e deve essere anche per la comunità di San Luca –
motivo di gioia, allegria e non di indignazione; solo così potremo aiutare i nostri bambini e i nostri giovani a crescere avendo fiducia nello Stato e a chi lo rappresenta e ad insegnare loro che lo sport aggrega, aiuta a crescere sani come lo hanno dimostrato le due squadre e le due tifoserie a fine gara, applaudendo la squadra rivale. Merito e lode va ai calciatori della Morrone Cosenza che si sono avvicinati alla gradinata scoperta dove vi erano i tifosi del S. Luca applaudendoli e salutandoli.
Cordiali
saluti.
Il sindaco
Bruno BARTOLO