Un momento di straordinaria importanza storica e spirituale è stato vissuto dalla comunità cristiana di San Luca la sera di martedì 16 dicembre, all’inizio della Novena di Natale. La statua lignea della Madonna della Pietà, titolare della chiesa matrice e simbolo identitario del paese, è stata restituita alla comunità dopo un lungo e attento restauro.

L’opera, scolpita in un unico tronco d’ulivo e risalente probabilmente al XVI secolo, raffigura la Vergine che accoglie il corpo senza vita di Gesù deposto dalla Croce. La statua, deturpata nel corso del tempo da sette ridipinture e posizionata impropriamente in un luogo secondario, è tornata alla sua nicchia centrale nell’abside, restituendo equilibrio e centralità all’edificio sacro.

Il restauro, iniziato nel cantiere del progetto Arte e Fede della Diocesi di Locri-Gerace e completato nei laboratori del restauratore Giuseppe Mantella, ha permesso di riscoprire i colori e le fattezze originali dell’opera. L’evento è stato presieduto dal Vescovo Mons. Francesco Oliva e dal Prefetto di Reggio Calabria, dott.ssa Clara Vaccaro, alla presenza del parroco don Gianluca Longo, dei co-direttori dell’Ufficio per i Beni Culturali Giuseppe Mantella e don Angelo Festa, del rettore del Santuario di Polsi don Antonio Saraco e del direttore dell’Ufficio Liturgico don Nicola Commisso Meleca.

La statua, simbolo di fede e di identità per i sanluchesi, racchiude la storia della comunità fin dai tempi dell’esodo dall’antica Potamia, rappresentando un ponte tra passato, presente e futuro. Il ritorno della Madonna della Pietà al suo luogo originario segna non solo il recupero di un’importante opera storico-artistica, ma anche una riappropriazione spirituale della propria vocazione comunitaria: essere una chiesa forte nella prova e tenera nella consolazione delle ferite umane.

Un evento che ha rafforzato il legame dei fedeli con la loro storia, restituendo alla comunità di San Luca il suo volto più autentico e un simbolo intramontabile di fede e speranza.

telemia.it