Locri (Reggio Calabria) Giovanni Strangio, condannato all’ergastolo dalla Cassazione per la strage di Duisburg, tramite l’avv. Antonio Russo aveva proposto ricorso alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo, evidenziando la violazione del “diritto a un equo processo”, chiedendo di conoscere il contenuto degli atti procedimentali dell’indagine svolta in Germania che non sono stati trasmessi in Italia. La Corte europea ha risposto che “il ricorso non sarà esaminato” rilevando, in particolare, che «non risulta prodotto nessun estratto del fascicolo aperto in Germania». L’altro punto saliente rilevato dalla Corte di Strasburgo è quello relativo alla mancata produzione di «atti o provvedimenti relativi alle procedure esperite in Italia, e segnatamente copia della sentenza definitiva della Corte di Cassazione», emessa nel giugno del 2016 della quale mancano, sinora, le motivazioni.
Rocco Muscari- Gazzetta del Sud