Si è insediata al comune di San Luca in Aspromonte la commissione d’accesso che dovrà accertare eventuali condizionamenti della ‘ndrangheta nell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Bruno Bartolo.
Dopo la conclusione della scorsa legislatura, scaduta il 9 giugno scorso, nessuna lista era stata presentata per il rinnovo del consiglio comunale del piccolo comune aspromontano. La gestione dell’ente passa così nelle mani dei funzionari prefettizi, come, peraltro, era stato anticipato dalla Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, che aveva riunito l’organismo parlamentare a San Luca due settimane addietro. Come previsto dall’art. 143 del Testo unico degli enti locali, la Commissione, composta da tre funzionari della Pubblica amministrazione, dovrà verificare la sussistenza di “concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori”, “ovvero su forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica”.
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