Nonostante una stagione iniziata nel migliore dei modi, da qualche giorno si assiste al fenomeno della “fioritura algale” che, pur non essendo fattore inquinante in sé, può essere indice di acque marine con elevata concentrazione di nutrienti, quali azoto e fosforo, che per gran parte delle volte è di origine antropica, ossia provocata dall’uomo, tramite l’uso dei fertilizzanti agricoli, detersivi e acque non correttamente depurate. A causa della presenza delle alghe, l’acqua può tingersi di vari colori, le cosiddette “maree colorate”, assumendo diverse gradazioni tendenti dal giallo-bruno, al rosso, al marrone e al verde intenso. Fenomeno non preoccupante dal punto di vista sanitario ma, altresì, allarmante per la godibilità del mare e la gradevolezza del soggiorno turistico.
In ragione di ciò l’amministrazione comunale di San Ferdinando, impegnata nel recupero della vocazione turistica della città grazie alle sue straordinarie risorse naturali, alla gente accogliente e alla ottimale conformazione urbanistica, intende proseguire con fermezza nell’opera di protezione del mare e dell’ambiente, consapevole che questa sia il presupposto essenziale affinché San Ferdinando possa definirsi destinazione attrattiva e posizionarsi tra le mete turistiche maggiormente ambite.
Va in questa direzione l’incarico conferito all’avvocato romano Daniela Addis – tra i maggiori esperti di diritto del mare e dell’ambiente – per tutelare gli interessi del Comune avverso quelle condotte illecite, inappropriate oppure omissive che arrecano danni all’ambiente naturale e pregiudicano la crescita economica dei territori. Gli amministratori sanferdinandesi, inoltre, accolgono con favore la decisione del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria di inviare anche quest’anno i “battelli spazzamare” presso la cittadina tirrenica.
“L’operazione svolta l’anno scorso, con una accurata ricognizione dello specchio acqueo e del litorale, ha sortito immediati effetti positivi, grazie anche a una probabile “dissuasione” dovuta alla presenza di intensi controlli. Intendiamo proseguire senza sosta in questa attività, il territorio non può e non deve essere martoriato da pochi irresponsabili che soffocano le speranze di intere comunità” commenta il sindaco Luca Gaetano, che continua affermando: “è una priorità assoluta isolare le cause della torbidità delle acque e perseguire duramente i responsabili di condotte illecite. Stiamo facendo tutto il possibile e ringrazio sentitamente la Regione Calabria che ci dà una mano sia con le competenze tecniche che con il sostegno politico. Nei prossimi giorni il presidente Occhiuto mi riceverà per discutere dei dossier critici che riguardano San Ferdinando e tra questi vi è sicuramente la tutela del mare”.
I battelli spazzamare, che interverranno a San Ferdinando, sono impegnati nella zona 6: comparto Tropea (ITF64) – Foce fiume Mesima (ITF64).