La redazione di ecodellalocride.it porge al partigiano samese Pasquale Brancatisano, gli auguri per i suoi 99 anni di vita!!!AUGURI!!!

Stamattina il Sindaco di Samo Paolo Pulitanó ha consegnato una targa ricordo con gli auguri della locale amministrazione comunale proprio nelle mani del partigiano Brancatisano.

La storia, semplice ed esemplare, del partigiano calabrese merita di essere meglio conosciuta.
Pasquale Brancatisano conobbe, come milioni di italiani, il dramma della guerra (di una guerra ripudiata) attraverso la cartolina di richiamo alle armi del 7 gennaio 1941 e dalla Calabria, da contadino semi-incolto, dovette partire, avendo maturato la consapevolezza politica che lo portava a sognare “giustizia e libertà).

L’8 settembre del 1943 si trovava in Francia con il suo reparto dell’esercito quando decise , insieme ad altri commilitoni, di buttare via la divisa e di fuggire dalla Francia, rischiando la propria vita. Giunto in Italia, dopo un lungo pericoloso viaggio a piedi, nei pressi di Cuneo, aderì ad una formazione partigiana (brigata Garibaldi), nella quale militò fino alla Liberazione, assumendo il nome di Malerba (in paese da ragazzo veniva chiamato “mala erba”). Finita la guerra, ritornò in Calabria, dove vive tuttora nel suo paese, insieme al figlio Pietro, alla nuora Paola Raso ed ai nipoti Agata Maria, Angela e Pasquale. Scoppiata l’emergenza sanitaria, Pasquale ha vissuto e vive, come milioni di italiani, questa fase drammatica attraversata dall’Italia e da partigiano, con il suo eterno fazzoletto al collo (regalatogli dall’ANPI di Reggio Calabria in occasione del conferimento della “Medaglia della Liberazione), ha deciso di rivolgersi direttamente al “suo” Presidente Mattarella (grazie ai suoi familiari, nipotini compresi, capaci di confezionare un video messaggio) , pronto, ancora una volta, all’età di quasi 99 anni, a spendersi, come fa l’Italia migliore, per contribuire ad una nuova rinascita dell’Italia.