Pur apprezzando il lavoro svolto sinora dalla Giunta regionale, bisogna segnalare che la categoria delle fasce deboli e, in particolare, le famiglie sono rimaste sole. Specialmente quelle che devono gestire tanti ragazzi calabresi che hanno delle disabilità, con evidenti svantaggi economici, sociali, culturali e di inserimento. In Calabria vi sono oltre 23 mila ragazzi soggetti a diverse tipologie di disturbi sia fisici che mentali. Spesso vengono dimenticati e le famiglie non hanno la forza per sostenerli e garantirgli una sopravvivenza umana e normale. Così come il sistema sanitario non riesce a garantire la minima assistenza e, quindi, risulta evidente l’esistente deficit.

 

Appare, quindi, rilevante che si cominci a programmare degli interventi strutturali e complessivi che possano garantire quella normalità oggi inesistente. Bene gli interventi settoriali, ma ancor meglio quelli che tendono a dare al sistema una organizzazione complessiva. Un testo unico che possa mettere insieme tutte le esigenze delle fasce deboli e, in particolare, dei disabili e racchiuda tutta la normativa che tende ad assistere specificatamente le famiglie, garantendo informazione, chiarezza, strumenti, sostegno, sanità, aggregazione.

 

In tale contesto, appare indispensabile creare la figura del garante della disabilità ed agire con determinazione e forza per il sostegno economico e sanitario, attualmente quasi assente. Il riconoscimento alla Consulta di tutte le associazioni di una partecipazione attiva nel percorso di sviluppo della normativa e della rete di crescita del sistema sarebbe già un grande passo avanti. La Lega farà di tutto per offrire il massimo a tante famiglie che vivono un disagio reale e di cui spesso ci si dimentica.

Giacomo Saccomanno