R. e P.

In uno Stato civile e democratico l’informazione dovrebbe stare al di sopra delle posizioni partitiche e sostenere un’informazione corretta, adeguata e trasparente. In Italia, invece, la comunicazione è gestita da lobby di potere e, spesso, dagli interessi dei singoli partiti. I referendum, strumento civile che consente al popolo di far valere la propria posizione, che si tengono il 12 giugno, sono stati, dapprima, boicottati con la eliminazione di quelli più importanti e, poi, è calata una cappa di silenzioso ed omertoso silenzio, tanto da impedire di far conoscere agli italiani tale evento di rilevante democrazia.

 

La Lega e il partito Radicale sono stati costretti a denunciare questo evidente boicottaggio ed a protestare vibratamente con il Governo, tanto da obbligare Roberto Calderoli, Vice presidente del Senato, ed altri parlamentari ad iniziare, per protesta, lo sciopero della fame. Sarebbe, comunque, di rilevante importanza che tutti i dirigenti regionali della Lega seguissero questo esempio ed iniziassero uno sciopero della fame per uno, due o sette giorni, al fine di richiamare la dovuta attenzione sui referendum. Ecco l’appello agli altri colleghi. Io seguirò la strada tracciata e da martedì inizierò lo sciopero della fame per sostenere una protesta sentita verso la mancata informazione sui referendum.  

Lì, 05.06.2022.

Il Commissario Regionale della Lega

Avv. Giacomo Francesco Saccomanno