Andrà in onda sabato 19 maggio su Rai3 il documentario “‘Ndrangheta-InfinitoCrimine”, un racconto originale sull’espansione della malapianta mafiosa dalla Calabria al mondo. Il magistrato e lo studioso: «La lotta deve essere quotidiana»
La ‘ndrangheta raccontata da chi la studia e la combatte nei luoghi in cui la battaglia avviene. È questo il principio che ha ispirato “’Ndrangheta, InfinitoCrimine”, il documentario di Rai3 che andrà in onda il prossimo sabato 19 maggio in seconda serata e poi in replica domenica 3 giugno in prime time. Protagonisti assoluti, il procuratore capo della Dda, Nicola Gratteri, e lo studioso Antonio Nicaso. Insieme hanno firmato testi ormai diventati un riferimento per chi decida di capire e studiare la ‘ndrangheta, la sua struttura, la sua storia, i suoi affari, le sue ramificazioni in Italia e nel mondo, i suoi rapporti spesso insospettabili e datati. Argomenti per lungo tempo considerati da addetti ai lavori, ma che grazie alle fatiche letterarie del magistrato e dello studioso sono diventati accessibili a tutti e in tutta Italia. Del resto, la ‘ndrangheta – ha spiegato spesso il procuratore Gratteri – da decenni ormai non è semplicemente un problema della Calabria o delle regioni italiane in cui i clan si siano radicati, ma una questione strategica che interessa l’economia mondiale. Da anni re incontrastati del narcotraffico, i clan calabresi possiedono quella gigantesca liquidità in grado di inquinare l’economia mondiale, le finanziarie che la muovono e i grandi stakeholder che la controllano, e approfittare – se non anticipare e provocare – delle grandi crisi. Non solo in Italia, ma ad ogni latitudine possono contare su alleati politici e istituzionali. Tuttavia le sue radici rimangono salde in Calabria, nel Reggino.
Ed è qui che Gratteri e Nicaso sono tornati per raccontare la ‘ndrangheta. E non nel chiuso di un ufficio o da dietro una scrivania. Per la prima volta, il procuratore della Dda di Catanzaro, da decenni costretto ad una vita blindata per le minacce ricevute parla della ‘ndrangheta dai luoghi in cui la ‘ndrangheta ha lasciato il segno. San Luca e l’Aspromonte, cuore pulsante dei clan, Saline Joniche, con l’ecomostro della Liquichimica a testimoniare lo sviluppo rubato dalle ‘ndrine, Reggio Calabria, che della ‘ndrangheta è sempre stata e resta capitale, Gioia Tauro, snodo fondamentale del narcotraffico. Sono questi i luoghi in cui si snoda la lunga chiacchierata di Gratteri e Nicaso sulla storia della ‘ndrangheta, dalla stagione buia dei sequestri ai giorni nostri, sulle sue strategie, sui suoi affari.
Un aspetto quest’ultimo approfondito anche grazie agli interventi del direttore dell’Unità di informazione finanziaria di Banca d’Italia, e Antonio Maria Costa, direttore dell’Unodc, l’ufficio Onu per la lotta contro la droga e il crimine. Saranno loro sulla base di dati, studi ed esperienza a dimostrare come la ‘ndrangheta in particolare e la criminalità organizzata in generale a più di uno “servano”. Se le provviste di liquidità di cui i clan dispongono sono diventate vitali per un sistema bancario e finanziario messo in ginocchio da periodiche crisi, anche nella cosiddetta economia reale i clan sono ritenuti “utili” da fin troppi imprenditori, che ai calabresi si rivolgono per manodopera a basso costo e che non protesta, per smaltire illecitamente rifiuti, per “non avere problemi”. Ma nel documentario sarà anche la ‘ndrangheta a parlare con la voce dell’attore catanzarese Francesco Colella, chiamato a reinterpretare conversazioni captate nel corso di varie inchieste, che mostrano senza filtro cosa sia la realtà dei clan.
Scritto da Antonio Nicaso, Peter Freeman e Marina Basile, per la regia di Matteo Minissi, “’Ndrangheta-InfinitoCrimine” – fanno sapere dalla produzione è un prodotto nuovo, inedito, che si approccia al fenomeno in maniera diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora. Regia cinematografica, contenuti spiegati con concetti semplici e linguaggio quotidiano «perché quotidiana la battaglia deve essere», “Ndrangheta-InfinitoCrimine” è un prodotto su cui Rai3 ha deciso di puntare e scommettere. Non a caso – fanno notare – dopo la prima messa in onda prevista per sabato 19 maggio, è già programmata una replica per il 3 giugno in prime time.
(fonte corriere della calabria)