Cinque persone sono finite in arresto e 200 i quintali di legna che insieme, autocarri, un trattore, motoseghe ed attrezzi di lavoro, sono stati sequestrati in una area boscata impervia.
È quanto hanno eseguito i carabinieri dopo un’indagine e degli appostamenti effettuati in un vasto comprensorio del comune di S. Caterina Jonio, tra l’altro tutelato sia paesaggisticamente che idrogeologicamente.
All’interno dello stesso erano stati infatti ipotizzati dei possibili furti di piante e proprio grazie alle verifiche eseguite i militari della Forestale e della Stazione locale di Davoli, hanno beccato i cinque arrestati che, in concorso, avevano tagliato almeno un centinaio di piante e che, dopo averle depezzate, le avevano caricateportandole via con degli autocarri.
In particolare, carabinieri, venerdì scorso in località “Tabacchi” hanno bloccato due automezzi pesanti che, da una stradina interna al bosco, stavano per raggiungere una strada provinciale asfaltata.
Dai primi riscontri, è stata subito ipotizzata la provenienza furtiva del legname a bordo dei mezzi e chiesto il rinforzo di altri colleghi, sono riusciti poi a fermare altri tre soggetti che, in pausa pranzo dentro il bosco, sono stati trovati con motoseghe, un trattore e altri attrezzi.
Eseguiti degli accertamenti, ispezionando l’area circostante al luogo di rinvenimento dei tre, si è verificata la rispondenza tra il materiale e le relative ceppaie superstiti, come anche lo stato e le caratteristiche della ramaglia, la localizzazione e la proprietà dell’area interessata, i diametri e la specie delle piante tagliate e la quantificazione del legname depezzato.
Dal sopralluogo, dalle ispezioni e dai rilievi, eseguiti utilizzando anche gli strumenti disponibili nel SIM (il sistema informativo della montagna), è emerso così che la zona interessata era di circa 10 ettari, con più di un centinaio di piante tagliate, tra quercia, pino ed acero, e che la proprietà era del Comune di S. Caterina Jonioe di privati residenti in Sicilia e in provincia di Reggio Calabria.
Questi ultimi, una volta contattati, hanno sporto querela presso una stazione dell’Arma in Sicilia, acquisita agli atti del procedimento.
Oltre al materiale legnoso, quantificato in più di 200 quintali, sono stati sottoposti a sequestro, un autocarro Iveco turbo star, un altro Iveco Eurocargo, un trattore, due motoseghe e una roncola utilizzati per il taglio e l’allestimento del materiale.
I tre trovati nel bosco, I.F., I.G.M. e I.D. di Guardavalle, e gli autisti dei camion, D.N. e D.R., entrambi di Badolato, ai quali sono stati contestati i reati di furto, danneggiamento di boschi e di violazione della normativa paesaggistico-ambientale, sono stato arrestati e messi ai domiciliari presso in attesa di udienza di convalida e di giudizio direttissimo, previsti per oggi.
cn24tv.it