R. e P.
Ripristinare le risorse sul Servizio Civile per tutelare le opportunità dei giovani calabresi
È degli scorsi giorni la notizia della ripartizione dei fondi destinati al Servizio Civile Nazionale e con questa dell’assegnazione dei posti destinati ai giovani calabresi. L’ultimo decreto pubblicato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e per il Servizio Civile, infatti, da la possibilità solo a 695 giovani di accedere al Servizio Civile.
Non si può non notare un brusco arretramento rispetto al passato e agli anni in cui il Servizio Civile era al centro delle politiche destinate ai giovani. Solo qualche anno fa infatti, grazie ad una piena sinergia con il livello nazionale e insieme alle altre regioni del Sud, si era riusciti a tutelare il numero di volontari che potevano essere avviati e godere quindi delle opportunità generate dallo strumento del Servizio Civile Nazionale.
Era diventata poi negli anni una felice consuetudine, quella di vedere attivati il 100% dei progetti valutati positivamente, con un avvio nel trienno dal 2015 al 2017 di oltre 2500 volontarie e volontari in Calabria.
Da non sottovalutare, infine, che come dimostrato dalle indagini proprio sui volontari, vivere un’esperienza di Servizio Civile non solo “cambia la vita”, come dice la famosa pubblicità, ma garantisce un’occupazione per oltre il 30% dei partecipanti, contribuendo così ad arricchire di giovani energie le organizzazioni del Terzo Settore operanti su tutti i territori e anche in Calabria.
È per questo che unisco la mia voce a quella di Gianmarco Cimino e di tutti i giovani che stanno chiedendo l’aumento e il ripristino dei fondi sul Servizio Civile e spero che i parlamentari calabresi e tutti gli organi preposti seguano la stessa direzione.
Mi auguro che il Governo intenda recepire questi inviti, al fine di permettere ai giovani di poter svolgere il servizio civile e scegliere così di rimanere, almeno per altri 12 mesi, in Calabria.
Federica Roccisano
Movimento ÈtempoDiReAgire