Riceviamo e pubblichiamo:

Cittadini,

nei giorni scorsi, puntuale come una bislacca strenna natalizia, è giunto, affisso sui muri del nostro paese, un manifesto anonimo firmato da sedicenti “ex consiglieri comunali”.

Direte: ma se è firmato non è anonimo! Invece lo è, perché di questi ex consiglieri comunali non si conosce nulla. Non si sa quanti siano; non si conosce il loro nome e cognome, poiché non hanno il garbo di farlo sapere ai cittadini; non si sa dove e quando si riuniscono; non si sa, soprattutto, perché siano ex. Se per loro scelta o perché i cittadini non li hanno voluti più in Consiglio Comunale. O, addirittura, perché, dopo essere stati eletti, hanno rinunciato a rappresentare chi gli aveva dato fiducia, tradendo di fatto le loro aspettative. Qualcosa però si sa.

Si sa, ad esempio, che di questo gruppo di ex statisti fanno parte solo ed esclusivamente personaggi che mal sopportano questa amministrazione. Possiamo quindi dedurre che sicuramente non sono in molti. Si sa che vorrebbero condizionare la vita politica roccellese dal di fuori dei luoghi legittimi in cui essa si svolge, sostituendosi nell’azione politica anche alla minoranza consiliare. Tra le cui fila troviamo, tra l’altro, un ex assessore anch’egli oggetto della citazione della Corte dei Conti di cui si parla nel manifesto. Minoranza consiliare che non ha mai chiesto le dimissioni del Sindaco in Consiglio Comunale, e che non crediamo sia impegnata attualmente su questo penoso e improponibile tema di discussione.

Ma non vogliamo astenerci da considerazioni di merito su quanto denunciato nel manifesto. Come ampiamente riportato dalle cronache, il Sindaco e i componenti delle Giunta Comunale della passata consiliatura hanno ricevuto nella scorsa estate un atto di citazione della Corte dei Conti per una vicenda che, crediamo, tutti i cittadini conoscano.

Si tratta del conferimento, negli anni che vanno dal 2011 al 2014, dell’incarico di Comandante dei Vigili Urbani al Colonnello della Guardia di Finanza Bruno Di Iacovo, conosciutissimo servitore dello Stato di altissimo livello professionale che per qualche anno, per spirito di servizio e per amore della sua cittadina, ha guidato il Comando Vigili Urbani di Roccella.

Noi oggi difendiamo quella scelta per due ordini di ragioni. La prima è che siamo certi della correttezza dell’operato del Sindaco Certomà e della procedura seguita per la nomina del Colonnello Di Iacovo. La seconda è che siamo ancora più certi e convinti della bontà di quella scelta in relazione ai benefici che l’esperienza di Di Iacovo ha portato alla nostra cittadina.       Per fare solo un esempio importante, Roccella nel periodo di suo comando, è diventato il primo paese in Calabria dotato di una rete di video sorveglianza stabile e di una centrale operativa che interagisce alla pari con tutte le forze dell’ordine sul territorio, e ciò ha migliorato ed aumentato la sicurezza di tutti noi cittadini.

Siamo certi che i competenti organi della Corte dei Conti riconosceranno la correttezza dell’azione amministrativa del Sindaco e della Giunta da lui guidata. Non capiamo, quindi, perché Certomà dovrebbe dimettersi?

Forse per aver nominato Comandante di un corpo di 7 uomini e donne una persona che fino a qualche giorno prima aveva avuto la responsabilità del comando della Guardia di Finanza della intera Provincia di Crotone. E che aveva guidato il Nucleo Regionale dello stesso corpo che si occupava di lotta alla criminalità organizzata? E di aver proceduto a questa nomina, come siamo certi, nel pieno rispetto delle norme e con l’avallo tecnico di tutti gli organismi comunali deputati al controllo amministrativo delle delibere?

La verità è un’altra e sempre, purtroppo la stessa. C’è un gruppo di persone a Roccella che da decenni tenta di scalare la guida della amministrazione. E che a questo scopo agisce sempre allo stesso modo: tentando di bloccare l’azione amministrativa con ogni mezzo (vedi vicenda Porto delle Grazie) e colpendo ciò che rende riconoscibile Roccella (vedi vicenda Festival Jazz). Dopo 20 anni di continue sconfitte elettorali questi signori dovrebbero aver capito che a Roccella la politica del tanto peggio tanto meglio non paga. Che i Roccellesi sono troppo intelligenti ed amano troppo il proprio paese per cadere in queste trappole.

I roccellesi sono orgogliosi del loro paese, dei risultati che ha raggiunto. Vogliono guardare avanti e pretendono una classe dirigente che continui ad operare per il bene della collettività. Non amano chi si duole della crescita di Roccella e dei suoi successi, non amano chi è sempre pronto a lanciare offese, invettive ed improperi, chiedendo ad ogni piè sospinto, le dimissioni di chi quotidianamente si impegna nell’azione di governo. Forse per questo, questi signori sono diventati e saranno sempre degli “ex“.

Ma ancora è presente lo spirito del Natale! E a Natale anche Ebenizer Scrooge – il famoso personaggio di una novella di Dickens “Canto di Natale” – diventa più buono. A questi ex consiglieri, in attesa di conoscere i loro nomi, diciamo di uscire allo scoperto e cambiare registro. Di offrire, se possono, il loro contributo fattivo e di gioire perché Roccella, anche in questo caso, continua ad essere un esempio per la Locride e la Calabria.

Al Sindaco Certomà diciamo di andare avanti nel suo impegno quotidiano a servizio dei cittadini. Siamo certi che, oltre a noi,  tutta Roccella sarà al suo fianco. Tutti impegnati, ognuno nei propri ruoli, per fare del nostro amatissimo paese un posto sempre migliore.

Buon Natale e Buon 2017 a tutti i Cittadini Roccellesi!