R. & P.
Quando si tratta un tema delicato come è quello dei diritti dei disabili ad una adeguata assistenza nel percorso educativo scolastico, sarebbe bene usare le sedi ed i toni più opportuni possibili, partendo dalla analisi reale dei fatti ed evitando ogni tipo di strumentalizzazione.
Come ampiamente riportato dagli organi di stampa locali, il TAR Calabria ha accertato l’obbligo del Comune di Roccella Ionica a provvedere all’assegnazione di un assistente ad personam ad una studente disabile per il complessivo monte ore indicato dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) nella propria certificazione e non per il minore numero di ore riconosciuto dal Comune per l’anno scolastico 2016/2017.
Non è la prima volta che i Tribunali amministrativi si occupano di questioni del genere. E ciò, come è facile verificare, perché sulla questione si intrecciano competenze diverse.
Nel tempo, anche grazie alle pronunce giurisprudenziali richiamate nella stessa sentenza del TAR, si è definito un quadro generale che assume in capo all’ASP il compito di stabilire il monte ore di assistenza da erogare.
L’ASP a sua volta deve comunicare, per ogni alunno disabile, il monte ore assegnato al Comune, che deve provvedere alla erogazione dei servizio con fondi di bilancio e con risorse esterne.
Nel caso di specie, per come affermato in sede di difesa, ai competenti uffici comunali non risultava essere pervenuta alcuna comunicazione riguardo la certificazione ASP riferita all’alunna disabile, talché il Comune dispose l’erogazione del servizio per un monte ore inferiore a quello indicato dall’ASP.
In giudizio, però, il ricorrente ha dimostrato l’avvenuta ricezione da parte degli uffici comunali della comunicazione dell’ASP. Per quale ragione tale comunicazione non sia pervenuta ai competenti uffici è motivo di accertamento interno in corso.
Certamente l’Assessore alle Politiche Sociali Cianflone, oggi ingiustamente messa al centro delle polemiche, non ha mai detto il falso affermando che, come riferito dagli uffici, la comunicazione in questione non era mai giunta. Assessore Cianflone la cui storia personale di impegno sociale è testimonianza diretta e incontrovertibile di sensibilità alle tematiche della tutela dei disabili. Assessore Cianflone che, prendendo spunto da questa vicenda, non oggi, ma già a partire dallo scorso anno scolastico, ha imposto una lettura delle comunicazioni dell’ASP che va più a favore degli alunni disabili.
La comunicazione ricevuta per il tramite dell’istituto scolastico per l’anno 2017/2018, infatti, dispone per tutti gli alunni disabili frequentanti un monte di “10 ore settimanali o in base alle risorse disponibili”. E’ stata l’Assessore Cianflone a rigettare quest’approccio, richiedendo fortemente ed ottenendo in sede di bilancio il finanziamento del servizio per l’ammontare delle ore indicato dall’ASP e prevedendo una spesa di oltre 24.000,00 euro.
La civile battaglia intrapresa dai genitori della disabile contribuisce a chiarire in via definitiva le responsabilità dei soggetti interessati nella erogazione dei servizi di assistenza scolastica agli alunni disabili. E di fronte alla sentenza del TAR siamo tutti chiamati ad un atteggiamento serio e costruttivo. Rimangono irricevibili, però, le accuse generiche di insensibilità mosse all’ Amministrazione Comunale, che non ha fatto altro che difendersi rispetto alla impugnazione di un avviso pubblico dalla stessa emanato e del quale è stato chiesto l’annullamento e che ha poi ottemperato, per l’anno 2017/2018, pienamente agli obblighi imposti in tema di assistenza scolastica agli alunni disabili. E del tutto infondati e inaccettabili sono poi i rilievi mossi nei confronti dell’Assessore Cianflone accusata di aver detto il falso e di non aver alcuna sensibilità ai temi in questione.
E se tali accuse, ancorché infondate e inaccettabili, sono mosse dai genitori della disabile, le stesse possono essere tuttavia comprese. Diverso è, invece, il becero e squallido tentativo dell’opposizione consiliare di cavalcare la questione fiondandosi come avvoltoi su una problematica tanto delicata. Incredibile, poi, è che tra i firmatari del documento di denuncia politica reso pubblico nei giorni scorsi vi sia il dott. Alvaro che nella scorsa consiliatura era Assessore alle Politiche Sociali. Come detto, grazie all’azione dell’Assessore Cianflone, oggi il Comune di Roccella ha nel suo bilancio una previsione di spesa di € 24.360,00 (di cui € 10,320,00 a carico del Comune di Roccella Ionica ed € 14.040,00 come contributo della Città Metropolitana di Reggio Calabria), variabile di anno in anno. In tutti e 5 gli anni in cui l’Assessorato era guidato da Alvaro la spesa prevista con fondi di bilancio aggiuntiva rispetto al contributo della Provincia è stata pari ad € zero.
Considerare quanto avvenuto come un possibile motivo di propaganda politica fa parte della cultura politica di chi oggi rappresenta la minoranza di Roccella che, al contrario di quanto si afferma, non ha mai avanzato proposte concrete per il miglioramento dei servizi in questione.
Infatti, quando Roccella Bene Comune ci dice, e lo fa continuamente, di aver proposto di istituire un fondo di solidarietà all’interno del Bilancio Comunale, dimentica di dire ai cittadini che di queste loro proposte non vi è alcuna traccia agli atti del Comune.
Sapranno o no i consiglieri di minoranza che il Regolamento di Contabilità da loro stessi approvato prevede l’obbligo di presentare gli emendamenti al bilancio entro 20 giorni dalla notifica dello schema di bilancio e nelle forme previste nel Regolamento? Bene, sappiano i cittadini che oltre ai proclami in sede di voto contrario alla approvazione del bilancio e a quanto detto in un’emittente televisiva, Roccella Bene Comune non ha mai presentato formalmente alcun emendamento al bilancio né in relazione alla costituzione del fondo di solidarietà, né su altro tema.
Crediamo che la sentenza del TAR possa e debba essere un punto di partenza per migliorare continuativamente – come sta facendo l’Assessore Cianflone, alla quale confermiamo la piena fiducia – i servizi di assistenza ai disabili e non possa essere ridotto tristemente ad elemento di polemica politica di bassissimo livello.
Roccella Ionica, 11 gennaio 2018
L’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica.