“Gent.ma Presidente,

abbiamo letto con attenzione la nota da Lei trasmessa che consente finalmente di trasferire la discussione sui temi relativi alla mancata corresponsione dei compensi ad alcuni artisti che si sono esibiti nelle scorse edizioni di Rumori Mediterranei, sul terreno dei rapporti istituzionali. Ciò consentirà, a nostro avviso, di affrontare le questioni sollevate dalla MIDJ con la giusta ottica di chi vuole esperire ogni tentativo per la legittima soddisfazione delle aspettative di alcuni dei suoi associati, evitando di usare le lenti deformanti della polemica politica. A tal proposito non ci è chiaro se l’Associazione da Lei presieduta sia al corrente o meno della iniziativa di recente assunta dall’Ing. Vanessa Riitano, Capogruppo del Gruppo di minoranza Roccella Bene Comune, che assieme ad un suo collaboratore e un avvocato di Roccella, ha contattato, su indicazione di Paolo Damiani – già Direttore Artistico del Festival – una serie di artisti da quest’ultimo segnalati come presunti creditori della Associazione Culturale Jonica. Nella mail inviata dalla Capogruppo – che per opportuna conoscenza le riporto nel riquadro di seguito, è detto esplicitamente che il gruppo di lavoro vuole avanzare un’azione legale al fine di far recuperare i crediti. E fin qui nulla di strano: anche se inusuale, è possibile che sul tema siano impegnati più gruppi di lavoro. La MIDJ, che lo fa in linea con le finalità della Associazione, tra le quali vi è quella di fornire ai suoi associati anche un servizio di consulenza legale affidato, come si evince dal sito della Associazione, all’Avv. Taglialatela. Ed un gruppo locale guidato dalla Capogruppo di opposizione che si appoggia ad un altro legale. Ci interessa, invece, comprendere meglio se anche l’azione di MIDJ, come quella del Gruppo della Riitano, sia finalizzata a rendere giustizia a tutta una comunità che paga lo scotto di politicanti mediocri e senza scrupoli. Capire, cioè, se anche MIDJ è parte attiva di una campagna di denigrazione della Amministrazione da me presieduta e di delegittimazione della attuale direzione artistica del Festival che viene portata avanti da mesi (attuale direzione artistica che, ovviamente, gode della piena fiducia del committente Comune di Roccella). Oppure se, come pensiamo, MIDJ sia esclusivamente interessata, da un lato, ad esplorare ogni strada più utile al recupero dei crediti da parte dei suoi associati, e dall’altro ad agire in modo che le problematiche che hanno investito la manifestazione negli anni scorsi – al pari, Lei lo sabenissimo, di altre manifestazioni culturali (pensiamo agli oltre 8 milioni di debiti verso artisti del Maggio Fiorentino denunciati dalle maggiori sigle sindacali di categoria) – non si ripresentino più. Ma veniamo alla sua nota. Le comunico che l’ufficio competente è quello dell’Area Politiche Sociali, il cui responsabile Avv. Alfredo Fragomeli, può essere contattato all’indirizzo politichesociali@roccella.it. In caso di comunicazioni con l’ufficio la prego di mettermi in copia al fine di monitorare al meglio i rapporti tra il Comune e la MIDJ per la migliore e completa soddisfazione delle richieste da voi presentate. A tal riguardo le evidenzio che saranno ovviamente gli uffici competenti ad istruire le richieste ai sensi delle vigenti norme sul diritto di accesso agli atti amministrativi. Sul punto mi consenta di tranquillizzarla però sul fatto che l’Amministrazione da me presieduta e, più in generale il Comune di Roccella Ionica, è un esempio unanimemente riconosciuto di corretta applicazione di quei principi di massima trasparenza e correttezza dell’azione della pubblica amministrazione da lei richiamati nella nota. Potrei chiudere la nota così. Ma ritengo utile ancora chiarire alcuni punti. Il Comune di Roccella da sempre gioca un ruolo di fondamentale importanza nella organizzazione e nella realizzazione del Festival Jazz. Nel triennio 2009 – 2012 e 2012-2014 è stato formalmente tra i partner del progetto artistico finanziato nell’ambito degli avvisi promossi dalla Regione Calabria. Proprio in ragione delle difficoltà organizzative legate alla riscossione delle tranche di finanziamento, denunciate pubblicamente dai vertici della Associazione Culturale Jonica, da cui era derivata una importante esposizione finanziaria diretta della Associazione e del suo Presidente Sen. Sininio Zito, nel 2015 il Comune di fece promotore diretto della organizzazione di una parte della manifestazione, affidando alla Associazione Culturale Jonica l’organizzazione dei concerti inseriti nel progetto artistico finanziato quell’anno dalla Regione Calabria. Nel 2016, dopo la cessazione dell’attività della Associazione, il Comune continuò a svolgere la funzione di ente organizzatore assumendo direttamente l’onere dei costi dei concerti e di tutte le altre spese connesse alla manifestazione. Tale ruolo si è rafforzato per il triennio 2017/2019, il cui progetto artistico gode di un finanziamento triennale da parte della Regione Calabria. Come avrà modo di verificare anche direttamente, nella organizzazione della manifestazione il Comune ha messo in piedi un modello organizzativo che, seppur connotato da rigidità che non consentono, ad esempio, i pagamenti in contanti o l’erogazione di anticipi quasi totalitari, ha consentito di onorare i pagamenti dovuti agli artisti entro circa 30 giorni dalla data di fatturazione. Credo che tale modello possa essere considerato dalla sua Associazione come una buona pratica da diffondere e su questo credo che si possa lavorare assieme, dando fin da ora la nostra piena disponibilità. In relazione ai rapporti tra l’Associazione Culturale Jonica e gli artisti creditori, come potràagevolmente chiarire il Vostro consulente legale, il Comune non può in alcun modo intervenire. Altrettanto irricevibile, poiché prefigura addirittura una ipotesi di reato, è la proposta da lei avanzata in una sua recente intervista: ospitare nelle prossime edizioni alcuni degli artisti creditori riconoscendo agli stessi un surplus sul cachet. Crediamo ovviamente che si tratti di una provocazione, alla quale rispondiamo dicendo che la proposta artistica delle prossime edizioni è affidata ad un Direttore Artistico di assoluta competenza. Siamo certi della inesistenza di veti alla partecipazione alle prossime edizioni degli artisti creditori dell’Associazione Culturale Jonica (veti che reputeremo inaccettabili), ma sia chiaro che non accetteremo mai una forzatura sulla loro presenza, se non coerente con il progetto artistico della manifestazione. Non accetteremo men chemai, che ci possa essere anche il solo sospetto che dietro l’esibizione artistica si celi la necessità di recuperare un credito a qualsiasi titolo vantato, peraltro nei confronti di un terzo. Ci consenta, al termine, due brevi chiarimenti. Il primo. Abbiamo sopportato fino ad oggi che la questione dei mancati pagamenti sia accostata alla manifestazione la cui titolarità è oggi del Comune di Roccella. Da ora in poi, però, diffidiamo chiunque ad accostare il nome del Roccella Jazz Festival alla figura del “cattivo pagatore”. Per due semplici motivi: il primo è che tale accostamento non dà ragione dello sforzo fatto dal Comune proprio per evitare il ripresentarsi dei fenomeni da lei denunciati. Il secondo è che, non essendo nati ieri, temiamo che dietro i nobili intenti della sua Associazione si possano celare voglie di vendette personali finalizzate esclusivamente a procurare difficoltà al Roccella Jazz Festival. Il secondo chiarimento. Nella nota a noi indirizzata, si afferma che l’azione intrapresa dalla MIDJ è finalizzata ad avviare un processo di riavvicinamento della collettività jazzistica italiana col festival di Roccella, rapporto che in questi anni è stato fortemente incrinato. Pur riconoscendo l’autorevolezza della MIDJ non ci è chiaro di quale collettività jazzistica italiana si parli: se delle migliaia di jazzisti che si sono esibiti e sono nati a Roccella essendo stati, presumiamo, regolarmente pagati; o delle decine di artisti che purtroppo, da quanto denunciato, vantano ancora crediti ne confronti della Associazione Culturale Jonica. O se ci si riferisce, ancora, alle centinaia di jazzisti italiani che oggi scrivono al nostro Direttore Artistico per proporre le loro performances per le prossime edizioni. Come certamente non le sarà sfuggito nel 2016 e nel 2017 (ed in questo ultimo anno in particolare) il programma svoltosi a Roccella ha avuto un ottimo successo di pubblico e di critica (con un budget decine e decine di volte inferiore ad altri festival e pari a meno di un terzo del budget gestito dalla precedente direzione artistica). Non crediamo, quindi, che ad oggi possa affermarsi l’esistenza di un problema nelle relazioni tra il Festival (ed il comune, quindi) e la comunità jazzistica italiana. A meno di voler esaurire il panorama jazzistico nazionale al gruppo di musicisti che rivendicano i loro legittimi diritti. In conclusione la invito a prendere contatto con i nostri uffici per quanto da Lei richiesto nella nota inviatami di recente e rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento dovesse necessitare”.