Ci sono persone che attraversano la vita e stanno al mondo con una naturale e non ordinaria eleganza. Un’eleganza che ricercano non per ostentarla o per vuota vanità, ma per richiamarci al dovere di non essere sciatti, di avere cura di noi, di avere rispetto per chi sta di fronte a noi.
A me Davide è sempre apparso cosi. Elegante, curato, capace di quell’eleganza originale e non scontata che appartiene a pochi, ai più sensibili, ai più gentili.
Ci sono poi persone che con la loro esistenza, con il modo con cui sanno stare al mondo, rendono concreto e vero quel che si dice del lavoro, che il lavoro nobilita l’uomo.
Gabriele l’ho incontrato spesso, perché saltuariamente, ma con costanza, ha fatto parte di quella piccola comunità che è la squadra di operai del Comune.
E con il suo comportamento, con la sua serietà, ha insegnato a tanti cosa significhi quel “nobilita l’uomo”. Cosa debba significare e quanto possa essere alto e nobile lavorare con dedizione per la propria comunità.
Sono troppi gli anni di differenza per dire che li conoscevo, Davide e Gabriele, dire che ne ero amico. Sono molti, tanti, tantissimi gli amici veri di Gabriele e Davide.
Siate eleganti, rifuggete dalla sciatteria e dall’approssimazione. Siate attenti al vostro dovere e non solo pretenziosi nei vostri diritti. E fate sempre, con serietà, quello che la vita vi assegna di fare.
Questo hanno detto a me, nella loro breve vita e per il poco tempo che li ho incontrati, Davide e Gabriele.
Per questo voglio ricordarli cosi: due giovani straordinariamente eleganti di animo e seri nel fare il loro dovere.
La nostra comunità si ritrova ancora una volta attonita di fronte a tanto dolore, che è dolore collettivo. Per questo, certo di interpretare i sentimenti di tutti i Roccellesi e per significare la più profonda vicinanza alle famiglie ho proclamato il lutto cittadino in occasione delle esequie di Davide e Gabriele.
Vittorio Zito fb