STAMATTINA, INSIEME A PADRE GIOVANNI, ABBIAMO CELEBRATO LE ESEQUIE DEL POVERO MOUSSA, IL GIOVANE IRANIANO MORTO DURANTE IL VIAGGIO IN MARE CON ALTRI IMMIGRATI.
I SUOI GENITORI E LA SUA SORELLINA, SEPPUR STRAZIATI DAL DOLORE, HANNO EDIFICATO TUTTA LA COMUNITA’ PER LA DIGNITA’ E LA COMPOSTEZZA DI UN DOLORE ABISSALE PORTATO CON UNA IMMENSA FEDE.
IL PAPA’ HA LETTO IN ARABO SAPIENZA 3.1-9 “LE ANIME DEI GIUSTI SONO NELLE MANI DI DIO, NESSUN TORMENTO LE TOCCHERA’….” CON UNA GRANDE FORTEZZA D’ANIMO E CON LE LACRIME CHE GLI RIGAVANO IL VOLTO.
PRIMA DELLA BENEDIZIONE DEL FERETRO, UN LORO AMICO IMAM DALL’IRAN ,IN DIRETTA TELEFONICA, HA PRONUNCIATO LA PREGHIERA DI AFFIDAMENTO A DIO CHE SI SUOLE RECITARE PER I DEFUNTI NELL’ISLAM.
UNA TESTIMONIANZA DI FEDE E DI COMUNIONE CHE HA UNITO DUE POPOLI E I CUORI DI TUTTI ATTORNO A QUESTA FAMIGLIA PROVATA DA UN COSI’ GRANDE DOLORE.
VORREI CHE I NOSTRI POLITICI CAPISSERO CHE QUESTE TRAGEDIE POTREBBERO EVITARSI SE SEMPLICEMENTE ASCOLTASSERO PAPA FRANCESCO CHE COSTANTEMENTE CHIEDE CHE SI REALIZZINO DEI CORRIDOI UMANITARI DAL MAGREB, DALL’IRAN, DALL’AFGHANISTAN, DALLA SIRIA E METTERE COSI’ FINE ALLO SCANDALO DEI LAGHER LIBICI E DI UN MEDITERRANEO DIVENUTO ORMAI UN VASTO CIMITERO.
RIPOSA IN PACE, CARISSIMO MOUSSA, E SONO CERTO CHE OGNI ROCCELLESE CHE VERRA’ A VISITARE LA TOMBA DEI SUOI CARI DEPORRA’ SULLA TUA TOMBA UN FIORE, QUALE SEGNO D’AMORE, PERCHE’ TU SEI NOSTRO FIGLIO, TU SEI UN NOSTRO GIOVANE, UNA NOSTRA GIOVANE VITA SPEZZATA DALL’INDIFFERENZA DI CHI POTREBBE EVITARE QUESTE TRAGEDIE E INVECE SI GIRA DALL’ALTRA PARTE.
PERDONACI MOUSSA, PERONACI PERCHE’ LA TUA MORTE INTERROGA LE NOSTRE COSCIENZE ASSOPITE E CI DICE DI GRIDARE AI NOSTRI POLITICI CHE E’ GIUNTA L’ORA DI METTERE FINE A QUESTO QUOTIDIANO MASSACRO DI VITE UMANE.
RIPOSA IN PACE MOUSSA, FRATELLO NOSTRO, FRATELLO DI TUTTI E DI OGNUNO DI NOI.
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