L’ultima storia su Instagram pubblicata ieri sera poco prima delle 22, a fare aperitivo in un noto locale di Soverato. Stavano rientrando dal catanzarese Davide e Gabriele Origlia, i due giovani originari di Roccella Jonica vittime di un terribile incidente stradale nella notte sulla 106 a San Sostene.
Sebbene portassero lo stesso cognome e avessero la stessa età, Davide e Gabriele non erano cugini ma semplicemente grandi amici, molto conosciuti e ben voluti dalla comunità roccellese, che in queste ore sta inondando i social di messaggi, pensieri e ricordi. Davide non aveva un lavoro fisso. Lo potevi trovare una volta a fare il cameriere, un’altra, ironia di un destino beffardo, a servizio di un’agenzia di pompe funebri. Gli piaceva rendersi utile e si distingueva per la sua innata allegria e immensa generosità. In tanti lo ricordano, durante il primo lockdown, volontario per portare la spesa a casa di chi era positivo al Covid o in quarantena, lasciando le buste dietro la porta senza mai chiedere nulla in cambio.
Gabriele dal canto suo era un tipo pacato, gentile e premuroso. Amava la famiglia, ma soprattutto suo fratello Bruno con il quale intratteneva un rapporto speciale. Aveva la passione per lo studio, che lo ha portato pochi mesi fa a conseguire una laurea motivo di orgoglio per tutti. Adorava tanto anche gli animali e il suo cane Zazà, con cui era solito fare lunghe passeggiate sul lungomare cittadino. Entrambi, Davide e Gabriele, amavano sporcarsi le mani per crearsi un futuro, e da poco avevano iniziato a raccogliere le prime soddisfazioni. Tanti sogni e speranze che in un attimo sono svaniti per sempre, gettando nello sconforto un’intera cittadina che, a pochi mesi dalla scomparsa di Alfredo, Silvestro e Giusy, piange oggi altre due giovani vittime della strada.
Ilario Balì- ilreggino.it