Nel pomeriggio del 10 agosto, intorno alle 16:30, un uomo di 43 anni D.F. ha vissuto un’esperienza drammatica sulla spiaggia di un lido di Roccella Jonica. Dopo aver disputato una partita di beach volley e concluso la doccia, si è improvvisamente accasciato a terra, colto da un malore che si sarebbe poi rivelato un infarto. La rapida risposta dei soccorsi e la presenza fortuita di medici tra i bagnanti hanno fatto la differenza tra la vita e la morte.
Dopo i primi accertamenti di rito, i paramedici hanno compreso la gravità della situazione e, sospettando un infarto, hanno deciso di trasportare immediatamente l’uomo all’ospedale di Locri. Qui, i medici hanno confermato la diagnosi di infarto e somministrato
farmaci necessari per stabilizzare il paziente. Tuttavia, vista la criticità del caso, è stato disposto il trasferimento d’urgenza tramite elisoccorso agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
Presso il centro specialistico reggino, l’uomo è stato sottoposto a un’angioplastica d’urgenza, un intervento che ha permesso di ripristinare il flusso sanguigno al cuore. Ora si trova in terapia intensiva, dove le sue condizioni, pur rimanendo serie, stanno gradualmente migliorando.
Questo episodio mette in luce l’importanza della tempestività e della competenza nei casi di emergenza sanitaria. La presenza di medici sulla spiaggia, la velocità dei soccorsi e l’efficienza del sistema sanitario calabrese hanno permesso di salvare una vita.
In un periodo in cui si discute spesso delle carenze del sistema sanitario, è importante sottolineare anche i casi di buona sanità, come quello avvenuto il 10 agosto. La sinergia tra i vari attori coinvolti, dall’intervento immediato dei medici sulla spiaggia al tempestivo intervento chirurgico a Reggio Calabria, rappresenta un esempio di eccellenza che merita di essere riconosciuto.
G. M. Telemia
