È costata cara una serie di presunte violazioni al Testo Unico Ambientale riscontrate dagli uomini della Capitaneria di Porto e dalla Guardia Costiera di Gioia Tauro, impegnati in una vasta campagna di repressione dei reati ambientali.
Questa volta i controlli hanno riguardato un sansifìcio – attività industriale in cui si effettua la lavorazione della sànsa per ricavarne olio ed altri sottoprodotti – ubicato nel comune di Rizziconi, che avrebbe operato in violazione della normativa vigente.
In particolare, sarebbe emersa la totale assenza di controlli e precauzioni riguardanti lo scarico della sansa, che sarebbe stata ammassata su di un piazzale di pertinenza aziendale senza alcuna copertura, e dunque esposta alle intemperie. Condizione critica, visto l’alto potenziale inquinante del prodotto, che tramite l’acqua piovana finiva per inquinare anche il suolo sottostante.
Inoltre, sempre nel corso degli accertamenti, è emerso un palese occultamento dei pozzetti fiscali d’ispezione, utilizzati per il campionamento dei reflui industriali. In tal caso il pozzetto – che dovrebbe essere ben visibile ai tecnici e facilmente accessibile – era stato interrato e sostanzialmente nascosto.
Ottemperanze che hanno fatto scattare una sanzione amministrativa fino a 15 mila euro.
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