Palloncini bianchi volano in cielo lanciati dai compagni del liceo linguistico Giuseppe Rechichi di Polistena: tutti lì, presenti a porgere l’ultimo saluto a Denise Galatà, la 19enne strappata alla gioia dei genitori, familiari e tanti amici, da quel fiume Lao che avrebbe dovuto invece offrirle un’occasione di gioia e condivisione.
In tanti sono stati oggi a Rizziconi per i funerali della giovane deceduta il 30 maggio scorso durante un’escursione di rafting. Le esequie sono state celebrate nella Casa Famiglia di Nazaret nel piccolo centro del reggino, dove Denise viveva con la famiglia, dal parroco don Nino Larocca, che ha ricordato con le sue parole la ragazza sin da quando, da piccola, iniziava a “strimpellare” all’organo della piccola chiesa di Contrada Manduca, fino a diventare organista della chiesa e del coro parrocchiale.
Ai funerali presenti oltre ai compagni – che hanno atteso il feretro insieme agli insegnanti indossando tutti delle magliette bianche con su scritto “segno di purezza e di lealtà”, e che hanno descritta la 19enne come “solare, allegra, capace di amare oltre ogni confine” – anche più di cinquemila persone, compresi diversi sindaci della Piana e rappresentanti del Comune di Laino Borgo, nel cosentino, dove poco meno di una settimana fa si è consumata la tragedia.
Tra i più commossi, ovviamente, i ragazzi della sua classe, la V B, che hanno partecipato alla gita sul fiume Lao e che si sono stretti in piccolo gruppi abbracciandosi.
Durante la cerimonia ascoltati i saluti del vescovo della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, Mons. Francesco Milito, letti dal parroco; della sua prima maestra e del sindaco di Rizziconi.
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Foto ansa