«I rincari energetici già registrati in questi giorni rischiano di indebolire la tenuta del tessuto produttivo agricolo, già segnato dalla recente pandemia nel corso della quale, tra l’altro, ha sempre lavorato al servizio dei cittadini per assicurare cibo sano e di qualità nei momenti più difficili del Paese». Il presidente nazionale di AIC (Associazione Italiana Coltivatori), Giuseppino Santoianni, interviene sulla stangata che sta già interessando decine di famiglie e imprese calabresi.
«Ora che la crisi è imminente non è più tempo di stare a guardare: il settore agricolo non può rischiare di essere travolto dall’impennata dei prezzi. La mancata tenuta delle imprese mettere a rischio tutta la filiera produttiva e travolgerebbe le aziende che già sono in difficoltà per la mancanza di operai che assicurano raccolti e produzioni. Bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi, attivando strategie concrete tanto a livello nazionale che regionale. Serve un’azione congiunta che interessi tutti i livelli istituzionali per assicurare un reddito energetico che riesca a calmierare i prezzi e a garantire la possibilità di continuare ad operare per il bene di tutti».
Rispetto a quanto accade a livello internazionale, poi, Santoianni auspica che «si lavori per incentivare le energie rinnovabili che sono lo strumento green per affrontare questa crisi che ha investito tutti gli stati. Pensare alle energie pulite ci permetterà di ragionare seriamente sul futuro che ci attende, senza restare imbrigliati in crisi internazionali capaci di segnare negativi la tenuta economica degli stati e delle famiglie».