Ugo Franco – Il gruppo di minoranza “Per la rinascita di Stilo” dopo la richiesta dia convocazione del Consiglio comunale avanzata il 30 gennaio e la successiva lettera inviata il 21 febbraio al prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, perché tutto fermo, ottiene la convocazione.
<<Abbiamo richiesto in data 30 gennaio 2017 – scrivono i consiglieri di Rinascita – la convocazione del Consiglio Comunale in seduta aperta per discutere di un tema di interesse pubblico: “Lavori piazza San Giovanni”. Trascorsi i 20 giorni previsti dalla richiesta, entro i quali il presidente del Consiglio avrebbe dovuto convocare il Consiglio, siamo stati costretti a ricorrere all’intervento sostitutivo del prefetto. Solo in seguito all’intervento dello stesso, il Consiglio è stato convocato per il giorno martedì 7 marzo alle ore 9. Il presidente del Consiglio, non solo non ha inteso convocare la seduta in forma aperta (avrebbe consentito a cittadini, tecnici e ad enti sovra comunali cointeressati di contribuire al confronto) ma, addirittura, quasi a voler scongiurare una larga partecipazione, ha convocato il Consiglio in un giorno lavorativo e di primo mattino. In ogni caso, non potendo che attenerci ai tempi e ai modi della convocazione, pur non condividendoli, rivolgiamo comunque un appello a tutti i cittadini stilesi affinché partecipino alla seduta del Consiglio perché è a loro che l’Amministrazione comunale deve dare una risposta concreta ed esaustiva, trasparente nei fatti e non nelle parole>>.
Soddisfazione del “Gruppo rinascita per Stilo”, Antonio Marrapodi, Romina Leotta e Vincenzo Sorgiovanni per la convocazione del Consiglio comunale che, nella lettera indirizzata al prefetto, esprime gratitudine per l’azione svolta nei confronti del presidente del Consiglio ma, disappunto perché non accolta la proposta di seduta pubblica aperta e convocata <<In orario a dir poco indecente>>, infine le critiche sul luogo dove sarà celebrato il Consiglio fatiscente.
Consiglio comunale che ha cinque punti di discussione tra cui, il quarto e il quinto, su Piazza San Giovanni che nelle ultime legislature ha subito varie trasformazioni architettoniche. Piazza San Giovanni come si presenta oggi.
I due punti prevedono Stato d’avanzamento dei lavori con crono programma per ultimare i lavori entro la proroga concessa dalla Regione Calabria e risposta all’interrogazione sui lavori di recupero presentata dal gruppo consiliare il 18 novembre 2016 e mai evasa.Com’era Piazza San Giovanni