In Calabria è stato raccolto e riciclato nel 2021 l’equivalente in peso di oltre 900mila Pneumatici Fuori Uso. È questo il dato che emerge da un’indagine di Ecopneus, società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU-Pneumatici Fuori Uso in Italia, che piazza la nostra regione all’11° sulla statistica italiana per quantità di PFU generati e raccolti nell’anno da poco concluso, un dato strettamente legato al numero di abitanti e al numero di veicoli circolanti nella Regione.

In Calabria Ecopneus ha esaudito 914 richieste di prelievo di PFU arrivate da 1.042 gommisti, stazioni di servizio e autofficine.

Andando nel dettaglio provinciale, Ecopneus ha raccolto 3.056 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso nella Provincia di Cosenza, 2.417 tonnellate nella provincia di Reggio Calabria, 1.120 tonnellate nella provincia di Catanzaro, 1.049 tonnellate nella provincia di Crotone e infine 465 tonnellate nella provincia di Vibo Valentia.

Secondo la classifica nazionale di Ecopneus, troviamo invece in testa la Lombardia (30.147 ton), poi il Lazio (18.944 ton), seguita dalla Campania (17.951 ton) il Veneto (17.896 ton), l’Emilia-Romagna (17.013 ton) la Sicilia (14.343 ton), la Toscana (12.628 ton), la Puglia (11.776 ton), il Piemonte (9.803 ton), la Sardegna (8.504 ton), le Marche (7.230 ton), il TrentinoAlto Adige (6.217 ton), l’Abruzzo (5.051 ton), la Liguria (3.808 ton), l’Umbria (3.546 ton), la Basilicata (2.815 ton), il Friuli Venezia Giulia (2.682 ton), il Molise (1.623 ton) e infine la Valle d’Aosta (408 ton).

A livello nazionale, nel 2021, Ecopneus ed esaudito oltre 65mila richieste di prelievo di Pneumatici Fuori Uso presso oltre 26.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutta Italia registrati nel sistema informatico di Ecopneus.

Nel corso dell’anno Ecopneus si è inoltre impegnata concretamente per alleviare le criticità che hanno colpito il sistema di raccolta sul territorio incrementando del 20% la propria quota di raccolta aggiuntiva “straordinaria”, rispondendo tempestivamente alla nota inviata dalla Direzione Generale per l’Economia Circolare del Ministero della Transizione Ecologica che aveva già alzato dapprima del 15% e poi fino al 20% i quantitativi di PFU che i soggetti autorizzati come Ecopneus avrebbero dovuto raccogliere nel 2021.

“Il 2021 è stato un anno complesso per l’intero sistema e anche il 2022 è partito segnato dalle conseguenze della situazione sanitaria che stiamo purtroppo ancora vivendo. Lo scorso anno, nonostante la situazione emergenziale, siamo riusciti comunque a raggiungere pienamente gli obiettivi di legge, garantendo una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale e dando il nostro contributo per risolvere un problema causa di forti sofferenze per i gommisti – ha dichiarato Federico Dossena, Direttore Generale di Ecopneus –Ecopneus ha messo in campo tutte le risorse di cui dispone, dando immediatamente seguito al provvedimento ministeriale che è intervenuto su un problema strutturale, legato principalmente ai flussi irregolari di pneumatici che ogni anno entrano nel nostro Paese senza documentazione fiscale, che alterano i conteggi sugli obiettivi di raccolta dei soggetti autorizzati, causando importanti perdite per l’erario e sottraendo risorse economiche all’intero sistema di recupero dei PFU. Come Ecopneus siamo orgogliosi di aver fatto la nostra parte e continuare ad alimentare e sostenere un settore d’eccellenza per lo sviluppo dell’economia circolare del Paese, come dimostra il sempre maggior impiego della gomma riciclata da PFU in molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture” .

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