Rientra l’allarme meteo diramato dalla Protezione Civile che riporta nella zona di allerta Cala 6 Ionio Meridionale il livello di allerta Arancione a partire dalla mezzanotte, nonostante una incessante pioggerella che per tutta la giornata di ieri continua a cadere. Questo fatto tiene in costante allerta l’Unità Operativa Tecnica coordinata dal Dirigente Ing. Domenico Marfia che ininterrottamente monitora ogni zona a rischio idrogeologico del territorio bovalinese ed in modo prevalente i torrenti e la fiumara “Careri” che si sono ingrossati ma nei limiti della capienza delle aste terminali che si gettano a mare. Il Dott. Salvatore Caccamo della Commissione Straordinaria del Comune è stato costantemente in contatto con la Dirigenza comunale per essere informato sullo stato dell’arte della situazione. Sia l’Ing. Marfia che la Responsabile dell’Area Amministrativa Arch. Pina Varbaro hanno fatto da trait d’union con le FF.OO e la Commissione Straordinaria. Le scuole funzioneranno regolarmente anche se molti studenti che provengono dall’entroterra aspromontano non saranno in grado di raggiungere l’Istituto d’Istruzione Superiore (Liceo classico, scientifico e Istituto Commerciale) per via dello stato di alcune strade Provinciali. Uno smottamento di terreno ha interessato la S.P. di Bovalino Superiore con accumuli di terra che si è riversata sulla strada. Qui sono intervenuti gli operai del Comune che hanno spostato la massa di fango e terra che aveva ostruito in parte la carreggiata. Sotto controllo, come dicevamo il torrente “Malachia”, ingrossato ma non pericoloso. Gli operatori commerciali che hanno le attività in via degli Oleandri, hanno operato dei tamponamenti all’ingresso dei depositi e delle vetrine per prevenire eventuali straripamenti del vallone. Le Forze dell’ordine raccomandano prudenza sulle strade ed in modo particolare nei siti di accesso alle contrade ed alle frazioni. Interrotti i lavori di copertura del tetto dell’antico immobile degli Spagnolo in piazza Gaetano Ruffo mentre si attende che il tempo migliori per poter attivare i controlli nelle zone che comunque hanno subito danni anche nell’agricoltura.

Domenico Agostini ilpaese.info