Comunicato stampa
Non solo poesia, ma anche romanzi, fiabe e qualche opera teatrale divertente: la creatività di Maria Eleonora Zangara, artista poliedrica geracese ma locrese di adozione, è in continuo fermento. «La pittura, la scultura e la fotografia, al pari della poesia, sono un tutt’uno nella mia ispirazione artistica. Spesso si intrecciano, vanno a interagire. La notte però è quella in cui prendono forma i versi più ermetici, più intimisti, mentre durante il giorno rifinisco tutto, do spazio ad altre forme creative, quasi ci fosse una cesura tra notte e giorno» svela Maria Eleonora. Artista versatile, appunto, e anche pluripremiata. Ad agosto di quest’anno ha vinto il premio della critica con l’opera “Ritratti”, nel concorso letterario “Città di Montebello dello Jonio Edward Lear – Vincenzo Zema”, un concorso che abbraccia la poesia italiana, dialettale e grecanica. Sempre ad agosto, ha partecipato alla mostra d’arte “Bella Alta Val Tidone”, a Nibbiano, con due opere pittoriche: una su mattonella, raffigurante il santo protettore della valle, San Colombano, accompagnata dal testo “Custode misericordioso senza lacrime”, lirica religiosa precedentemente donata alla Basilica Concattedrale di Santa Maria Assunta di Gerace e contenuta nel libro “Amata Terra”; e un altro dipinto rappresentante uno scorcio della vallata piacentina, della diga del Molato e dei suoi laghi. Dopo la mostra, le opere saranno donate al Comune di Nibbiano. Nel luglio di quest’anno, ha partecipato al raduno “Versi ed arte sullo Stretto” con alcune delle sue opere pittoriche e poetiche, a Reggio Calabria. E, con un’opera fotografica e una poesia, ha preso parte a una collettiva d’arte organizzata dal circolo culturale “Tommaso Cornelio” a Lappano.
Sono nove le pubblicazioni, tutte edite da Laruffa, dedicate al suo “Angelo”, tra cui “Il ritorno”, i cinque volumi delle “Pause d’inchiostro” (Il rosso, Il bianco e nero, Il giallo, Il blu), “Frammenti di Vita”, “Profumo di zagare”, “Attraverso l’eco del mio io, il fascino dell’opera unica” e la già citata “Amata terra”, che contiene anche alcuni suoi dipinti e fotografie che si amalgamano con i testi. Dei suoi libri, che hanno finalità benefica in maniera rispettosa e anonima, è anche curatrice delle copertine.
Tra i riconoscimenti quello di poeta sacro e federiciano, menzioni d’onore, il premio Samas e altri premi, attraverso partecipazioni a mostre d’arte, personali e collettive, in cui ha avuto modo di esprimere il suo mondo interiore. Ha partecipato a una personale d’arte all’Universale Libreria-Galleria delle Arti a Roma, ha esposto anche a Cosenza, Rovito, Locri, Lappano, Copertino, Serra San Bruno. Ha ricevuto la menzione speciale per l’opera fotografica “Verso il mare” dall’Accademia Hermes di Taranto e l’encomio solenne per la promozione artistica e la scrittura creativa nell’ambito del Premio in onore di Alda Merini. Curatrice della copertina di vari libri, tra cui “Nel nome del Padre” e l’Antologia “Il ricatto del pane”, in collaborazione con Gianmario Lucini.
Pronti per la stampa le sillogi “del cuore”: “Il palpito dell’eclisse”, “Luna” e “Sulla strada del cuore”. Sta inoltre lavorando alla conclusione del libro “Ricordati di portarti il cuore”, alla silloge in lingua madre dal titolo “Na basata sulu pè ttjia”, e a “Tra le mani una favola”, dedicato ai bambini e al Natale.
La sua opera pittorica, “Ali di Paradiso”, nel 2014, è stata donata alla Certosa di Serra dopo la mostra dedicata a San Bruno e a San Giovanni Paolo II, durante i festeggiamenti a per i Cinquecento anni della nascita dei certosini e il V centenario della canonizzazione di San Bruno. Ha inoltre donato liriche al Santuario di San Francesco di Paola, Santo protettore di Calabria. Molte delle sue opere, inclusa una scultura e un quadro e una mattonella incisa, si trovano alla Casa degli Artisti di Sant’Ilario dello Ionio, fondata da Renato Mollica.
«Con il mio approfondire attraverso la pittura, la scultura e le immagini, la poesia, cerco il cuore della bellezza, l’essenza intima delle cose. E sono felice quando tutto questo arriva agli altri, a chi mi legge o si sofferma davanti a un mio lavoro. La creazione artistica è un potente mezzo di comunicazione, svela noi stessi e il mondo» dice con un sorriso e con il suo immancabile motto benaugurante: «Ondaaaa!».