Si è concluso con la dichiarazione di non doversi procedere per intervenuta prescrizione il processo d’appello a carico di 4 imputati, accusati a vario titolo di riciclaggio collegato con l’acquisto di un’abitazione riconducibile al noto reporter Fabrizio Corona in via Cristoforis a Milano. I giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, hanno osservato che il reato contestato ai quattro imputati, che aveva portato alla condanna in primo grado a 4 anni di reclusione ciascuno e alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, si è estinto «con decorrenza dalla consumazione del reato, in fatti anche considerando le sospensione verificatesi nel giudizio di primo grado».
Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud.it, la sentenza di Locri, emessa nel luglio del 2021, è stata impugnata dagli avvocati , ritenendo che «l’acquisto dell’appartamento in capo, di fatto, a Corona è stato garantito attraverso una complessa operazione caratterizzata da una duplice simulazione negoziale (la compravendita il cui prezzo veniva incassato, per la maggior parte, da soggetti estranei al contratto), necessaria, da un lato, a non far apparire chi fosse il reale proprietario, dall’altro ad ostacolare l’identificazione della provenienza del denaro impiegato».