di GIANPIERO TAVERNITI

Una vera e ricca full- immersion, nell’ultima domenica di marzo 2022, ci ha rinfrescati di storia e arte, stesse ricchezze che rinfrescheranno i turisti, i visitatori e gli studiosi che sceglieranno di visitare il museo archeologico di Capo Colonna, in provincia di Crotone. Collocato nella zona sud di Krotone, a ridosso del parco archeologico di Hera Lacinion. Museo che rimase chiuso per diverso tempo, sia per le restrizioni serie del covid e sia per essere rinfrescato, riallestito e renderlo più diretto nella visita e maggiormente fruibile.

Dopo circa due anni di chiusura, riapre il sipario, proponendosi più luminoso e con una nuova immagine che di certo lo farà brillare di luce propria, quella ricca luce donata dalla storia e dall’arte che lo arricchisce.

Sono tre le sezioni espositive che strutturano il percorso nella struttura, sono molto ampie le sale, presenti teche molto esaustive e ben progettate per i reperti contenenti e notiamo con molto piacere, la mancanza di barriere architettoniche. L’accoppiata, con l’adiacente area archeologica, porta alla compensazione della valorizzazione reciproca, arricchite entrambi e maggiormente dalla valenza naturalistica e marina che dona quella ciliegina sulla torta del prodotto turistico che questo angolo di Calabria potrà in futuro produrre.

Non rimane che ringraziare la sovrintendenza e il responsabile, dott. Gregorio Aversa, per questa apertura e questo tassello di dignità incastonato in questo “ricco mosaico” storico artistico che il patrimonio di CROTONE E DINTORNI offre alla nostra regione e alla penisola intera. Tutto il museo offre gradite sorprese, ma su di tutti spiccano l’altarino di Hera, la testa marmorea di un cavallo e l’ormai famoso elmo dei guerrieri achei che, nel passato, popolarono questi promontori che sempre più si ergono a difesa della nostra ricca storia distintiva antica.